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Ci siamo rotti i polmoni

13 Dicembre 2021 by Legambiente Lombardia

Flash mob di Legambiente per chiedere misure più efficaci per ridurre l’inquinamento dell’aria nelle città

“Anche per andare a scuola ci vogliono i superpoteri”, lo slogan proposto da attivisti e studenti

GUARDA IL VIDEO

Legambiente: “Il 2022 sarà l’anno della nuova direttiva europea sulla qualità dell’aria. Parametri più allineati a quelli dell’OMS e maggior benessere per i cittadini. Città e Regione sono pronti?”

Milano, 13 dicembre 2021 – Stamattina Legambiente Lombardia e un gruppo di genitori dell’ICS Ciresola di Viale Brianza di Milano hanno realizzato un flash mob per ribadire la necessità di mettere in pratica politiche ambientali più severe per contrastare la scarsa qualità dell’aria. 

[Leggi di più…] infoCi siamo rotti i polmoni

Archiviato in:Comunicati Stampa Contrassegnato con: dossier, ecosistema urbano, performance ambientali, sostenibilità

Raccolta fondi in memoria di Luca Marengoni: donati 40mila euro per piantare alberi

3 Febbraio 2023 by Legambiente Lombardia

A due mesi dall’attivazione della raccolta fondi in memoria di Luca Marengoni, il 14enne milanese scomparso a novembre mentre raggiungeva la scuola in bicicletta, Legambiente Lombardia chiude il crowdfunding. La generosità di tanti si è concretizzata in oltre 40mila euro di donazioni che verranno utilizzate per piantare alberi. Volontà questa espressa dai genitori che avevano contattato Legambiente per raccontare il desiderio di Luca di iscriversi all’associazione, considerata la sua sensibilità per i temi ambientali.

«Insieme alla famiglia Marengoni vogliamo ringraziare tutti gli amici, i compagni di scuola, i genitori, i semplici cittadini che, da tutta Italia, hanno voluto stringersi attorno alla famiglia e rendere possibile il sogno di Luca – dichiara Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia –. Da parte nostra, ringraziamo Anna e Marco per la fiducia rivolta alla nostra associazione. Con i fondi raccolti daremo vita a nuovi boschi e renderemo più verdi alcune zone della città lasciando così un gesto tangibile in sua memoria». 

Legambiente, in accordo con la famiglia, attiverà un progetto a lungo termine per la messa a dimora di alberi e arbusti per dare concretezza ai fondi raccolti, allo scopo di sostenere la biodiversità e alimentare il verde della Città di Milano e del milanese, facendo crescere le superfici verdi anche in aree urbane.

«Chiameremo tutti a contribuire nuovamente, ma questa volta donando tempo e lavoro per aiutarci nella posa degli alberi. Vogliamo che sia un momento di rinascita condivisa pensando a Luca» conclude Meggetto.

Archiviato in:Comunicati Stampa Contrassegnato con: alberi, donazione, incidente, Luca Marengoni, Milano, piantumazioni

In cucina con la Terra

2 Febbraio 2023 by Legambiente Lombardia

Laboratori di cucina tra sostenibilità e gusto promossi dalla Coalizione Cambiamo Agricoltura a Milano in Cascina Nascosta

Cascina Nascosta accoglie un percorso di informazione e consapevolezza sul cibo, sulla sua sostenibilità ambientale e sulla sua adeguatezza a garantire un’alimentazione completa e sana.

Il percorso, articolato in laboratori di cucina, sotto la regia della cuoca Sandra Bertoli, è promosso da Legambiente nell’ambito del progetto svolto dalla Coalizione Cambiamo Agricoltura, un’alleanza di organizzazioni di società civile che raccoglie le maggiori sigle ambientaliste italiane, da WWF a Legambiente e LIPU, con le federazioni dei produttori biologici, le organizzazioni di consumatori, Slow Food ed espressioni del mondo accademico, tra cui l’Associazione Italiana di Agroecologia (AIDA) e ISDE, International Society Doctors for the Environment. Cambiamo Agricoltura è nata nel 2017 con la specifica missione di svolgere un’azione di advocacy e informazione intorno al processo europeo in corso per la riforma della Politica Agricola Comune (PAC). Tale riforma si è affiancata alla sfida del Green Deal europeo, da cui discendono due fondamentali strategie destinate ad allargare la visione all’intera filiera del cibo, dal campo al piatto: si tratta delle strategie ‘from Farm to Fork’ e ‘Biodiversità 2030’, che definiscono obiettivi di sostenibilità in agricoltura che non possono prescindere da una transizione nei consumi alimentari, che oggi nei Paesi ad economia avanzata risultano estremamente distanti da quelli corrispondenti ad una dieta sana, per la salute delle persone e per quella del pianeta.

L’iniziativa di Cambiamo Agricoltura ha incontrato l’attività ristorativa di Cascina Nascosta, e il suo desiderio di operare scelte – di approvvigionamento, di preparazione, di assortimento e composizione del menu – fortemente ancorate a principi di sostenibilità, e all’esigenza di aumentare la consapevolezza dell’utenza, oltre che con lo sforzo di metterla in comunicazione diretta con i produttori (agricoltori, allevatori, pescatori, trasformatori).

Alla luce delle ormai consolidate conoscenze circa l’impatto del food system globale nei confronti della salute della popolazione e degli ecosistemi, è oggi chiaro che la transizione ecologica richiede un’azione trasformativa che investa l’intera filiera, e che attiene a scelte produttive delle materie prime alimentari, all’efficacia nell’uso di tali risorse da parte dell’allevamento, della trasformazione, della distribuzione e della ristorazione, ed infine, ma non ultimo per importanza, un mutamento dell’ambiente alimentare dai cui condizionamenti dipende il costume alimentare delle persone all’interno di comunità: normative sanitarie, driver economici e relative regolazioni di mercato, innovazioni di prodotto, di packaging e di sistemi distributivi, scelte di marketing e comunicazione sono infatti potenti fattori di condizionamento delle abitudini di consumo. Ma alla fine della filiera restano i consumatori, con le loro scelte più o meno consapevoli, e con la loro capacità di tradurle in preparazioni che siano allo stesso tempo sostenibili, salubri e appaganti.

Da qui nasce il percorso ora proposto, che prevede un programma di incontri/laboratori di cucina, svolti in presenza, dedicati alle diverse tipologie di prodotto alimentare, analizzate in funzione di benefici/rischi nutrizionali e ambientali legati alla loro produzione e consumo. Per ogni incontro saranno coinvolti esperti che portino competenze agronomico/ambientali e nutrizionali/sanitarie, ed un ‘testimone’ di pratiche agroecologiche nell’ambito della produzione e trasformazione del cibo (scelto anche tra i fornitori di Cascina Nascosta)

Gli incontri intendono fornire elementi di conoscenza ma non di adesione ad un regime dietetico. Ciò che si vuole trasmettere è un riferimento di consapevolezza nell’approccio al cibo, che non intacchi i principi di libertà di scelta e di consumo ma consenta di esercitarli con discernimento e consapevolezza degli impatti sulla propria salute e sulla salute del pianeta. E allo stesso tempo una guida alla manipolazione e trasformazione del cibo, che aiuti a portare in tavola tutti i nutrienti contenuti negli alimenti, guadagnando in gusto, fragranza e gioia.

Tutti gli appuntamenti si terranno a Cascina Nascosta, in Parco Sempione viale Alemagna 14, Milano.

In Cucina con la Terra  – Laboratori di cucina tra sostenibilità e gusto

Mangiare è un atto ecologico, che unisce cura di sé, gioia di vivere e cura del pianeta. La produzione di cibo inizia con la coltivazione del suolo, attraverso cui preleviamo dall’ambiente le risorse necessarie. Ma uno sfruttamento eccessivo può generare danni irreversibili per la biodiversità e il clima. Con i nostri comportamenti alimentari possiamo scegliere di ridurre l’impronta ecologica del cibo, salvaguardando la nostra salute e migliorando il gusto delle nostre portate. Impareremo insieme ad ottenere piatti deliziosi da ingredienti sani e sostenibili.

PROGRAMMA DEGLI INCONTRI

SI INIZIA ALLE ORE 10.30 con l’acquisto guidato degli ingredienti nel mercatino agricolo, si prosegue con l’intervento degli esperti e poi… si finisce in cucina. Per i più piccoli sarà attivo in contemporanea il laboratorio ‘LA NATURA IN CUCINA’ a cura di Legambiente Lombardia

La partecipazione è libera, la prenotazione* è richiesta per le postazioni di laboratorio di cucina e per il laboratorio sul cibo per i bambini sono limitate! *Info e prenotazioni whatsapp 340 6755196

12 FEBBRAIO 2023 Giusto per la salute, giusto per il pianeta. Mangiare è un atto ecologico

Federica Luoni, LIPU Birdlife Italia, Cambiamo Agricoltura: Produrre cibo e conservare la biodiversità dei paesaggi agricoli, missione possibile. Laboratorio con Sandra Bertoli: le preparazioni con gli ortaggi d’inverno

12 MARZO 2023 La via milanese alla sfida globale del cibo: la ristorazione

Dialogo tra Andrea Bertolucci (Chef di Cascina Nascosta) e Cristina Sossan (Milano Food Policy): la via milanese all’alimentazione sostenibile. Laboratorio con Sandra Bertoli: risotti, risi e grani

2 APRILE 2023 All’origine del cibo: ecologia nei campi, salute nel piatto

Damiano Di Simine, Legambiente, Cambiamo Agricoltura. Dal campo al piatto, per un sistema agroalimentare sostenibile. Laboratorio con Sandra Bertoli: semi e farine, preparazioni con cereali e legumi

14 MAGGIO 2023 Per fare un buon formaggio ci vuole una buona terra

Annalisa Gussoni, biologa nutrizionista: latte e latticini, quanto è il giusto? Laboratorio con Sandra Bertoli: scegliere, valutare e abbinare formaggi e ricotte

11 GIUGNO 2023 Ortaggi e tuberi, sempre nutrienti e salutari? Estate, meglio in bio

Carlo Modonesi, ISDE Medici per l’ambiente. Pesticidi, una minaccia per la salute. Laboratorio con Sandra Bertoli: estate frizzante con erbe, frutti, tuberi e radici

Archiviato in:Eventi Contrassegnato con: alimentazione, cambiamo agricoltura, Cascina Nascosta, cibo, cucina, Fondazione Cariplo, sostenibilità

2 Febbraio: Giornata Mondiale delle Zone Umide

1 Febbraio 2023 by Legambiente Lombardia

Necessarie maggiori tutele regionali per delicati habitat indispensabili alla salvaguardia della biodiversità, minacciati da attività antropiche e dal cambiamento climatico

La Giornata Mondiale delle Zone Umide è una ricorrenza istituita nel 1997 e celebrata annualmente il 2 febbraio, in occasione dell’anniversario dell’adozione della Convenzione sulle zone umide d’importanza internazionale, firmata a Ramsar in Iran il 2 febbraio 1971. La giornata ha l’obiettivo di aumentare la consapevolezza sul ruolo fondamentale che svolgono questi ambienti. Laghi, paludi, torbiere e specchi d’acqua accolgono la più grande biodiversità della Terra, sono fulcro di importanti rotte migratorie e ci aiutano a far fronte ad eventi meteorologici estremi. Queste aree, però, sono ecosistemi particolarmente sensibili all’impatto dei cambiamenti climatici ed è pertanto importante mantenere alta l’attenzione sulla loro integrità e salvaguardia.

Gli eventi

Le aree umide sono ambienti che hanno una funzione fondamentale per garantire la risorsa acqua, la produzione di cibo e lo di stoccaggio del carbonio, ma sono anche luoghi di grande bellezza e pertanto fruibili e visitabili, seppur con attenzione, in ogni stagione, compresa quella invernale, per svolgere escursioni naturalistiche e birdwatching. Per conoscere e apprezzare questi luoghi, i circoli di Legambiente della Lombardia organizzano diverse escursioni e visite guidate nel fine settimana. Sabato 4 febbraio alle 9 ritrovo al piazzale della stazione di Laveno Lago per “Alla scoperta della torbiera di Laveno Mombello” con gli esperti del circolo Legambiente Valcuvia e Valli del Luinese; sempre alle 9 appuntamento a Pavia al Ponte Coperto, lato Borgo Ticino, per una passeggiata ad anello; a Bizzozzero (VA) alle 14 in piazza Statuto sarà la volta di “Uno stagno da scoprire!” per una passeggiata all’area umida dei Mulini di Gurone, a cura dei circoli di Varese e di Malnate. A Monza sabato i volontari si ritrovano all’Oasi di Piazza Castello per attività di manutenzione della sponda sinistra del fiume Lambro. Domenica 5 febbraio “Scopriamo l’Oasi Boza”, con ritrovo alle 10 in via Meucci a Cassano Magnago (VA); per i più sportivi il circolo di Parabiago propone un’escursione in bicicletta alla scoperta delle Zone Umide nel PLIS dei Mughetti, con partenza alle 14 all’Oasi di Pace e Bellezza in via Unione 5 a Parabiago (MI); infine una passeggiata nel Pian di Spagna accompagnati dagli esperti del circolo Legambiente Lario Sponda Orientale, con partenza alle 14 dalla biblioteca di Colico (CO).

«La perdita di habitat, l’inquinamento diffuso, l’eccessivo sfruttamento delle risorse, i crescenti impatti delle specie aliene invasive e, in generale, i mutamenti del clima sono i fattori chiave della diminuzione di biodiversità e della frammentazione degli ecosistemi – spiega Lorenzo Baio, Responsabile Settore Acqua di Legambiente Lombardia –. Spesso si sottovalutano questi fenomeni, ma al contrario hanno conseguenze dirette anche sulle nostre vite quotidiane e sui territori che viviamo. Per invertire la rotta, è sempre più necessario, quindi, che si attuino interventi per aumentare l’estensione delle aree protette, riqualificare le zone degradate, integrare la conservazione e il valore dei servizi ecosistemici nei settori produttivi e combattere gli effetti del cambiamento climatico».

L’azione umana ha delle grandi responsabilità sia per il consumo di suolo con la costruzione di infrastrutture che impermeabilizzano i terreni, ma anche per il massiccio utilizzo di diserbanti, che sono molto dannosi per la biodiversità presente nei corsi d’acqua. Inoltre, è prioritario ridurre l’inquinamento delle zone umide, migliorando la depurazione e diminuendo la pressione causata da captazioni e da mini impianti idroelettrici, che modificano l’idromorfologia dei fiumi prevalentemente per la produzione di energia, ma senza il rispetto degli ecosistemi.

I progetti

La valorizzazione di queste aree è indispensabile e passa anche attraverso progetti di ricerca e studio per la salvaguardia degli habitat umidi con azioni di miglioramento e tutela. Esempio ne è il progetto “Areté – Acqua in rete: gestione virtuosa della risorsa idrica e degli agroecosistemi per l’incremento del capitale naturale”, con interventi di riqualificazione ecologica e ottimizzazione della circolazione dell’acqua, che permette un incremento diffuso della biodiversità e un migliore approvvigionamento da parte delle realtà agricole, in particolare recuperando le “bose”, buche di raccolta dell’acqua piovana, molto sfruttata in passato per poter disporre di una riserva di acqua per usi irrigui o altre funzioni legate all’agricoltura. Tra le cause della significativa riduzione di biodiversità nella nostra regione, infatti, vi sono le pratiche agricole intensive con l’abbandono delle tradizionali attività agro-pastorali e l’alterazione degli equilibri idrici. L’area interessata ha come fulcro la Valle del Ticino, ma si estende verso ovest fino colline novaresi, nelle zone ricomprese nella Riserva MAB UNESCO Ticino Valgrande Verbano, scende verso la Lomellina, mentre a est raggiunge l’Alto Milanese. Il progetto triennale di cui Legambiente Lombardia è partner, è cofinanziato da Fondazione Cariplo nell’ambito del bando “Capitale Naturale 2018” ed è guidato dal Parco Lombardo Valle del Ticino. O ancora i progetti ReLambro SE ed Enjoy Brianza, che continuano negli anni a “costruire” una nuova qualità di paesaggio lungo il fiume Lambro ricostruendo anche aree umide essenziali per incrementare la biodiversità.

Archiviato in:Comunicati Stampa Contrassegnato con: area umida, Biodiversità, fontanili, giornata mondiale, habitat, palude, stagno, torbiere, zone umide

CleanCities Campaign e Trofeo Tartaruga

31 Gennaio 2023 by Legambiente Lombardia

Sicurezza stradale, lotta all’inquinamento, qualità dello spazio pubblico. Presentazione dei dati della campagna internazionale che in Lombardia ha coinvolto Milano e Bergamo.

Mercoledì 8 febbraio ore 10, Cascina Nascosta a Milano

Il 2022 può essere certamente ricordato come un anno importante per la mobilità. A livello europeo, ad esempio, è stato approvato il pacchetto FitFor55, che ha accelerato sulla riduzione delle emissioni ed inciso fortemente sulla road map della mobilità in Europa. Sua diretta conseguenza è stato proprio il Phase Out degli ICE (motori a combustione interna), fissato finalmente al 2035. Inoltre, abbiamo la prospettiva di una nuova Direttiva sulla Qualità dell’Aria, che potrebbe annoverare finalmente limiti d’esposizione prossimi a quelli suggeriti dall’OMS.

Anche a livello nazionale il 2022 ha segnato importanti passi in avanti sul fronte della mobilità.  L’ex Ministero della Mobilità e delle Infrastrutture Sostenibili, seppur nel breve periodo della sua esistenza, ha infatti fissato delle vere pietre miliari del processo di transizione della mobilità del nostro Paese. Pensiamo ad esempio alla strategia per la decarbonizzazione dei trasporti, il Fondo per la Mobilità Sostenibile o l’eredità del Piano Generale della mobilità Ciclistica (oggi legge di Stato). D’altro canto, però, a fine anno, uno dei primi atti del nuovo governo è stato l’involuzione, non solo nominale, del vecchio dicastero. Un segnale piuttosto chiaro circa la direzione che l’esecutivo ha intenzione di imboccare in materia di mobilità.

La centralità delle città

Seppur vincolino il Paese ad un percorso necessariamente virtuoso, le politiche europee sono assai sbilanciate sul ruolo delle tecnologie nel processo di abbattimento delle emissioni nei trasporti, lasciando meno spazio alle politiche di mobilità e, dunque, al ruolo dei centri urbani in questa battaglia, che invece è fondamentale. Pensiamo ad esperienze come Parigi, con il suo piano della città in 15 minuti, a Bruxelles, con il suo Good Move o a Londra, ormai diventata capitale delle Low Emission Zones. Ecco, tutti esempi di come il governo locale, animato ovviamente da una politica coraggiosa e una certa risolutezza, abbia saputo utilizzare il consenso per trasformare radicalmente la propria città, indipendentemente dal resto del Paese e dai ritmi dettati dall’Europa e quindi dimostrando il ruolo chiave dei centri urbani.

È vero, le politiche di mobilità, soprattutto quelle che riguardano il ridisegno e la redistribuzione dello spazio pubblico, o le restrizioni di accesso e circolazione, sono quelle che generano maggior conflitto a livello territoriale. Però sono quelle che hanno un impatto immediato e garanzia di cambiamento percepibile e, dunque, meritevoli di grande sostegno.

In questa analisi del ruolo delle città, occorre citare un elemento da tenere in considerazione; La Missione per la Neutralità Climatica al 2030 di 100 città europee, tra le quali ce ne sono ben 9 italiane (purtroppo tutte localizzate al centro e al nord); una grande opportunità perché questi capoluoghi hanno come obbiettivo non solo le Zero Emission al 2030, ma anche la stesura di modelli di politiche urbane che siano replicabili. Per la definizione di questi modelli, c’è l’obbligo assoluto di coinvolgere la società civile. Affinché i piani vengano accolti e ratificati dall’UE, infatti, i comuni della Missione dovranno dimostrare di aver incluso attivamente i cittadini e recepito le loro istanze. Dunque, la nostra Associazione ha il profilo più adeguato non solo per intercettare questi processi territoriali, ma anche per indirizzarli verso i nostri obbiettivi.

Decarbonizzazione dei trasporti

Sarà necessario un attento monitoraggio e convinto sostegno ai processi nazionali e territoriali finalizzati alla decarbonizzazione dei trasporti, un obbiettivo prioritario per il Paese, per diverse ragioni: in primis, perché le emissioni derivanti dai trasporti rappresentano il 25% delle emissioni totali di gas ad effetto serra. Perciò, senza l’azzeramento di queste emissioni, non sarà possibile raggiungere gli obbiettivi nazionali. Poi, perché decarbonizzare il settore, ben inteso facendo ricorso all’elettrificazione, significa naturalmente investire in maniera massiccia sul trasporto pubblico e condiviso.

Mobilità sostenibile come strumento di welfare e giustizia sociale

Il tema della mobilità sostenibile va trattato anche come strumento di welfare e di giustizia sociale, anche in risposta alla perdurante crisi post COVID e a quella generata dal conflitto ucraino. Una grande sfida, soprattutto se pensiamo al rischio concreto di un allineamento del nostro Paese con il blocco di Visegrad, anche sui modelli di mobilità e di politiche energetiche. Polonia, Ungheria, Rep. Ceca sono da sempre attestati su posizioni di difesa dell’industria automobilistica tradizionale e dei combustibili fossili. Posizioni che trovano sponda in Italia nella politica che fa continuo ricorso al principio di neutralità tecnologica contro la dismissione degli ICE e contro il motore elettrico.

In questo scenario saranno presentati i dati di CleanCities Campaign su Milano, relativi alla sicurezza stradale e più
in generale sulla mobilità, mercoledì 8 febbraio 2023 alle ore 10:00 in Cascina Nascosta.

Programma

h 10:00-10:45 Trofeo Tartaruga di Legambiente – Conduce Silvia Valenti, ufficio stampa Legambiente Lombardia.
Diretta streaming da Cascina Nascosta per seguire i diversi equipaggi che dalla sede di Legambiente Lombardia (Turro) arriveranno in Cascina Nascosta con diverse modalità di trasporto (TPL, automobile max. 30 km/h, automobile max. 50 km/h, monopattino elettrico, e-bike). Arrivo previsto ore 10:45 e commento dei risultati.

h 11:00 coffee break

11:30-11:45 Presentazione progetto MOB – Francesco Moledda, project manager Fondazione Unipolis

11:45-12:00 Presentazione dei dati CleanCities Campaign sulla mobilità milanese – Andrea Poggio, responsabile mobilità sostenibile e stili di vita, Legambiente

12:00-13:30 Panel: Milano città delle persone
Modera: Federico Del Prete, Legambiente Lombardia
Marco Granelli, assessore alla sicurezza, Comune di Milano
Marco Mazzei, presidente Sottocommissione Mobilità Attiva e Accessibilità, Comune di Milano
Claudio Magliulo, Head of Italy Campaign, Clean Cities Campaign
Lorenzo Pagliano, DAStU-Politecnico di Milano
Paola Bonini, Sai che puoi? / Città delle Persone

Conclusioni a cura di Barbara Meggetto, presidente Legambiente Lombardia

Archiviato in:Eventi Contrassegnato con: CleanCities Campaign, Inquinamento, mobilità, MOBILITÀ SOSTENIBILE, Smog, trofeo tartaruga

Mal’aria di città: Milano deve dimezzare i livelli di PM2.5 e NO2 per rientrare nei limiti di legge al 2030

30 Gennaio 2023 by Legambiente Lombardia

Superamenti cronici richiedono interventi straordinari sui trasporti. Ma le politiche sulla mobilità da sole non bastano, serve intervenire anche con politiche energetiche e contenimento delle emissioni zootecniche

Tra le 10 città più inquinate da PM10 in Italia, ben 4 sono lombarde: Milano, Cremona, Lodi e Monza e per la presenza di NO2 nuovamente in vetta Milano, Monza e si classifica anche Como, facendo della regione la peggiore del Paese. Non è una sorpresa, purtroppo, il quadro che dipinge l’annuale dossier “Mal’Aria di città” di Legambiente. La situazione rispecchia ancora fedelmente, nonostante il tempo trascorso, i termini della condanna UE sia per i superamenti relativi ai due inquinanti sopracitati, sia gli annunciati provvedimenti in merito al PM2,5: inadempimento per il mancato rispetto “sistematico e continuativo”, dei valori limite.

Nota. La “riduzione delle concentrazioni necessaria” (valore negativo) indica, per ciascun parametro, di quanto dovrà diminuire la concentrazione, in percentuale, rispetto alle media annua 2022, per raggiungere i valori normativi in vigore dal 2030

Il rapporto redatto dall’associazione ambientalista a livello nazionale intitola con un “troppo lentamente” la sintesi dei dati, ma la realtà è forse più preoccupante: non esistono efficaci o anche soltanto significativi piani di rientro dai cronici superamenti. Nel dettaglio: Milano e Cremona, le due città fanalino di coda in Italia per il PM10, devono abbattere, rispettivamente, del 43% e del 42% le loro concentrazioni di inquinante rispetto alle media annua del 2022 per rientrare nei parametri della normativa in vigore dal 2030. Per ciò che riguarda il PM2.5 spicca Monza, con un gap disperato (60%), seguite a ruota da Milano e Cremona (57%), Bergamo (55%), Como (52%) e Brescia con Mantova (50%). Per l’NO2, un pericoloso gas tossico la cui presenza nell’atmosfera è principalmente legata alla diffusione dei propulsori diesel, Milano deve quasi dimezzare i valori attuali per rientrare nella norma, seguita a ruota da Como e Monza, due città che hanno grossi problemi sia di congestione urbana, che di traffico di attraversamento.

“Mal’aria di città”, diffuso durante la campagna itinerante di CleanCities, offre alcune possibili soluzioni, in particolare a carico del settore della mobilità: in un Paese che soffre di cronica sovradotazione di automobili, con i dati peggiori d’Europa per il rapporto tra autoveicoli e abitanti, la demotorizzazione resta un imperativo secondo Legambiente, da perseguire con politiche di moderazione del traffico, di sostegno alla mobilità attiva (ciclopedonalità e micromobilità urbana) e con il miglioramento e l’ampliamento dell’offerta di trasporto pubblico.

LEGGI IL DOSSIER NAZIONALE COMPLETO

«Dobbiamo iniziare a chiederci se bastino provvedimenti come le Low Emission Zone, finora vista solo a Milano con AreaB – afferma Federico Del Prete, responsabile Mobilità e Spazio Pubblico di Legambiente Lombardia -. La realtà che dobbiamo affrontare è quella di una drastica sterzata verso il trasporto collettivo, in Lombardia particolarmente sofferente sia per la inadeguatezza dell’operatore regionale Trenord, sia per l’assenza di investimenti adeguati e di innovazione nell’offerta. Per non parlare dell’assurda insistenza in infrastrutture stradali, come la Pedemontana, la Cremona-Mantova o la Vigevano-Malpensa, manco fossimo ancora negli Anni Sessanta e in pieno Boom Economico: è inaccettabile pensare di dover creare nuova capacità stradale, quando la necessità è quella di razionalizzare la rete esistente».

Oltre a sharing, aree a basse emissioni estese anche agli edifici e diffusione della mobilità elettrica, un punto importante indicato da Mal’Aria 2023 è quello della necessità di uno spazio pubblico rinnovato: città per le persone, non per una singola categoria di trasporti.

«Le città devono rappresentare la società delle persone, non quella dei veicoli – aggiunge Del Prete –. Milano prova a seguire Bologna con l’Ordine del Giorno in consiglio comunale per Città 30 km/h entro il gennaio del 2024, un provvedimento ormai standard in molte città europee, ma dalla giunta e dal sindaco arrivano segnali contraddittori, poco rassicuranti. Abbiamo bisogno di strade sicure per tutte le età e le abilità, non di anacronistiche invocazioni alla città che corre senza guardare a un futuro realmente sostenibile».

Di questo si parlerà nell’appuntamento pubblico della campagna internazionale CleanCities Campaign mercoledì 8 febbraio dalle 10 alle 13 in Cascina Nascosta. Sarà occasione per presentare i dati su Milano e Bergamo, le due città coinvolte nell’iniziativa europea, e discutere con addetti al settore e amministratori le proposte relative alla mobilità urbana e alla sicurezza stradale. Saranno presenti: Marco Granelli, Assessore alla Sicurezza del Comune di Milano; Marco Mazzei, consigliere comunale di Milano, estensore OdG Milano Città30; Lorenzo Pagliano, DAStU/PoliMI (in collegamento da Parigi); Tommaso Goisis, Sai che puoi?; Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia; modererà Federico Del Prete. Durante l’incontro avrà luogo il Trofeo Tartaruga di Legambiente: tre attivisti percorreranno lo stesso itinerario fino a Cascina Nascosta, in viale Emilio Alemagna 14 in Parco Sempione a Milano, con mezzi di trasporto diversi (TPL, bici, monopattino, automobile) – per commentare la qualità dello spazio pubblico e della mobilità.

Legambiente Lombardia però non fa sconti, né coltiva illusioni: le politiche della mobilità, se possono migliorare la qualità della vita e la sicurezza urbana, da sole non basteranno a mettere in sicurezza l’aria respirata dai lombardi. «Da anni l’efficacia delle politiche tradizionali di lotta allo smog nelle regioni padane è decrescente: questo perché sempre di più nello zoccolo duro dell’inquinamento difficile da abbattere pesano tutti i mali di una ricetta di sviluppo che ha preteso di concentrare un eccesso di fonti emissive nella pianura più densamente popolata d’Europa: non solo motori a combustione, ma anche emissioni industriali, energia da fonti fossili, combustione di biomasse e, soprattutto, emissioni di agricoltura e zootecnia intensiva: per vedere i risultati in termini di risanamento dell’aria, le politiche sulla mobilità devono essere parte di un serrato programma di transizione ecologica ed energetica dell’economia, della cui regia sono responsabili i governi regionali, e quello lombardo più di qualunque altro» spiega Damiano Di Simine, coordinatore scientifico di Legambiente Lombardia.

Archiviato in:Dossier Contrassegnato con: emissioni, Inquinamento, mobilità, NO2, PM10, Pm2.5, qualità aria, Smog, traffico, trasporto pubblico

Servizio Civile 2023

30 Gennaio 2023 by Legambiente Lombardia

23 i posti disponibili in 11 sedi regionali. Il progetto è aperto a giovani di età compresa tra i 18 e i 28 anni. C’è tempo fino al 10 febbraio per l’invio delle candidature

Una vera e propria chiamata alle armi, ma pacifiche. L’appello è rivolto ai giovani tra i 18 e 28 anni che intendono dedicare un anno al Servizio Civile Universale. Legambiente Lombardia anche quest’anno ha attivato un progetto che coinvolge 11 sedi sul territorio regionale, per un totale di 23 posti a disposizione. Il progetto, inserito nel settore del patrimonio ambientale e della riqualificazione urbana, dal titolo “Attivare x salvaguardare = azioni di cittadinanza attiva per la tutela delle risorse naturali” si propone di promuovere azioni, a tutti i livelli, per combattere il cambiamento climatico; proteggere e ripristinare l’ecosistema. L’obiettivo è avviare azioni concrete di cambiamento degli stili di vita e pratiche locali sostenibili di sviluppo e consumo nel territorio lombardo, per ridurre l’impronta ecologica delle azioni individuali e collettive sulle risorse naturali e di contenere le pressioni antropiche sull’ambiente.

SCOPRI DI PIU’ SUL PROGETTO

Il Servizio Civile Universale è un anno di formazione personale ed esperienza professionale, all’interno di una squadra di lavoro che ha come mission la tutela del territorio, la ricerca scientifica e la promozione di stili di vita sostenibili. I ragazzi hanno l’opportunità di imparare molto, confrontandosi con la realtà ambientale più strutturata e capillare a livello nazionale. Sono tante le aree di impiego: dalla gestione di aree verdi all’organizzazione di eventi e di campagne, dall’educazione ambientale alla divulgazione, dalla ricerca fondi alla progettazione europea, fino all’analisi ed elaborazione di dati scientifici per la redazione di dossier. Negli anni sono tanti i giovani che con passione hanno trascorso un anno con Legambiente e sono poi entrati a far parte attiva della vita dei circoli locali e dell’organico della struttura regionale, anche al termine del servizio civile.

INFORMAZIONI SUL SERVIZIO CIVILE UNIVERSALE

11 le sedi coinvolte in Lombardia: sono disponibili 2 posti rispettivamente a Milano nell’ufficio regionale, a Milano in Cascina Nascosta, a Bergamo, a Castro (BG), a Canzo (CO) nella sede di Primalpe, a Galbiate (LC) presso l’Ostello del Monte Barro, a Cinisello Balsamo (MI) nel Centro di Educazione Ambientale dell’Oasi Sant’Eusebio e a Varese; 1 posto a Cesano Maderno (MB) presso l’Agenzia Innova21 e a Pavia; a Seregno 4 le posizioni aperte.

Per partecipare è necessario presentare la domanda entro le ore 14 del 10 febbraio 2023, esclusivamente online attraverso la piattaforma DOL.

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