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Ecomafie più forti in Lombardia, preoccupazione per il traffico dei rifiuti, la fauna, i grandi eventi e l’effetto dei finanziamenti PNRR

28 Novembre 2023 by Legambiente Lombardia

La regione è prima nel Nord Italia per i reati contro l’ambiente, sesta su base nazionale; cresce nel traffico di rifiuti, staccando la Calabria, con un quarto dei procedimenti penali nazionali negli ultimi venti anni

Balzo in avanti anche per ciò che riguarda i reati contro la fauna, dall’undicesimo al sesto posto, + 26%

Legambiente: “Priorità al potenziamento del sistema regionale dei controlli ambientali, evidente squilibrio di risorse con investimenti in corso d’opera e crisi ambientale in atto”

S‍CARICA IL DOSSIER CRIMINALITA’ AMBIENTALE IN LOMBARDIA

Questa mattina a Milano nella sala conferenze di Cascina Nascosta si è svolta la presentazione dell’annuale dossier di Legambiente Lombardia dedicato alla Ecomafia, Criminalità Ambientale in Lombardia 2023. I dati del dossier hanno offerto l’occasione per fare il punto su un fenomeno che continua a influire negativamente su territori ed ecosistemi della nostra regione.

Rispetto allo scorso anno la Lombardia sale di una posizione, diventando la sesta regione italiana e la prima del Nord Italia per numero di notizie di reato contro l’ambiente (2.141 in totale). Su base nazionale il quarto posto della Lombardia nel settore dei rifiuti supera il posizionamento della Calabria, destando particolare allarme: la Lombardia è la regione in cui si sono svolte più del 10% delle inchieste per il delitto di attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti nonché quella complessivamente interessata da un quarto dei procedimenti penali avviati in Italia per questo reato negli ultimi 20 anni.

In sintonia con i dati raccolti ed elaborati su scala nazionale dall’Osservatorio Ambiente e Legalità di Legambiente, anche in Lombardia nel corso dell’ultimo anno si è registrato un aumento significativo delle notizie di reato e del numero di sequestri relativi al ciclo illegale del cemento (illeciti nell’ambito delle cave, reati urbanistici, movimentazione terra, fino alle imprese edilizie). Si tratta di un incremento di oltre il 20% che è difficile non mettere in relazione con l’arrivo dei fondi previsti dal PNRR, che hanno visto l’apertura di numerosi cantieri.

“A fronte di questo straordinario dispiegamento di risorse economiche e la conseguente apertura di centinaia di nuovi cantieri in tutta la regione, cui si aggiungono le opere in via di realizzazione per Milano Cortina 2026, non ci risulta siano state adottate misure altrettanto eccezionali per prevenire e contrastare attività e infiltrazioni criminali,” commenta Barbara Meggetto, Presidente di Legambiente Lombardia. “Dal nostro dossier emerge come sia prioritario investire per incrementare il sistema regionale dei controlli ambientali, mettendo a sistema quanto è stato fatto negli anni scorsi come strumento ordinario di prevenzione, soprattutto in alcune province, per contrastare gli incendi di depositi e impianti di rifiuti”.

Si registra un significativo balzo in avanti della Lombardia anche nella classifica tra regioni italiane per i reati contro la fauna: la regione sale infatti dall’undicesimo al sesto posto, con 451 notizie di reato (+ 26% rispetto all’anno precedente) e 342 sequestri (+ 37%).

Dopo la presentazione del dossier sono intervenuti con le loro riflessioni il Procuratore aggiunto della Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) di Milano, Alessandra Dolci; il Direttore di ARPA Lombardia Fabio Cambielli; la referente del coordinamento milanese di “Libera, associazioni, nomi e numeri contro le mafie”, Lucilla Andreucci; il Sindaco di Trezzano sul Naviglio e Coordinatore regionale di “Avviso Pubblico”, Fabio Bottero; il ricercatore dell’Università degli Studi di Milano Thomas Aureliani, la Presidente di Legambiente Lombardia Barbara Meggetto e il responsabile del Centro di Azione Giuridica di Legambiente Lombardia, l’avvocato Sergio Cannavò.

“Il coinvolgimento nella scrittura del dossier dei ricercatori dell’Osservatorio sulla Criminalità Organizzata dell’Università degli Studi di Milano ci rende particolarmente orgogliosi,” ha dichiarato il responsabile CEAG Lombardia Sergio Cannavò. “Siamo grati a loro e agli altri autorevoli esperti intervenuti stamattina, per il loro impegno nel contrasto alla criminalità ambientale e nell’attività di studio e analisi del fenomeno in Lombardia. Il nostro è di tenere alta l’attenzione, stimolare confronto e dibattito e soprattutto suscitare quel cambio di passo da parte di istituzioni e decisori politici necessario per sconfiggere gli eco-criminali.”

Archiviato in:Comunicati Stampa

Cambiamenti climatici e risorsa idrica: Cremona sede del dibattito sul futuro del fiume Po promosso dal progetto LIFE-Climax Po

27 Novembre 2023 by Legambiente Lombardia

Equilibrio sul filo del fiume: cambiamenti climatici, alluvioni e siccità nel Bacino del Po

Martedì 28 novembre h 18:15 – Civico 81, via Geremia Bonomelli 81 Cremona

La tappa lombarda dei River Cafè: un incontro con esperti di politiche fluviali con la partecipazione straordinaria di Luca Lombroso, meteorologo AMPRO e divulgatore scientifico

Cremona ospita il primo River Cafè lombardo di LIFE – Climax Po, un incontro pubblico per discutere delle cause e degli effetti dei cambiamenti climatici sulle risorse idriche del fiume Po. L’evento è organizzato da Legambiente Lombardia nell’ambito del progetto europeo LIFE-Climax Po e si rivolge alla cittadinanza.

Saluti e accoglienza

Andrea Virgilio, Vicesindaco di Cremona

Legambiente Circolo VedoVerde Cremona

Introduce e modera la serata Lorenzo Baio, vicepresidente Legambiente Lombardia

Luca Lombroso, meteorologo AMPRA e divulgatore ambientale

Paolo Leoni, Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po

Lorenzo Craveri e Paolo Galli, ERSAF – Ente Regionale per i Servizi all’Agricoltura e alle Foreste

“I fiumi continuano ad essere sfruttati come risorsa infinita, ma custodiscono un capitale naturale insostituibile quanto limitato, oltre a costituire, insieme alle valli fluviali entro cui scorrono, sistemi tampone fondamentali per moderare gli effetti di fenomeni meteorologici estremi,” commenta Lorenzo Baio, vicepresidente di Legambiente Lombardia. “Progetti e reti di partner come quella di ClimaxPo sono utili per impostare strategie di adattamento che richiedono un cambiamento di approccio al fiume e alle sue terre, puntando a ripristinare le morfologie dell’alveo e gli ecosistemi fluviali. Occorre anche ricostruire il dialogo tra paesaggio fluviale e terre coltivate, un legame che in troppi casi si è affievolito, a causa di una sempre maggiore occupazione degli spazi fluviali con coltivazioni intensive ed infrastrutture. La sicurezza di popolazioni e attività economiche esige ripristino e cura del territorio, in questo senso un grande aiuto potrebbe arrivare dall’istituzione di un grande parco fluviale.”

Il progetto LIFE CLIMAX PO, cofinanziato dal programma LIFE dell’Unione europea, mira a promuovere l’adattamento ai cambiamenti climatici attraverso una gestione “climaticamente intelligente” delle risorse idriche nel distretto del fiume Po. L’iniziativa, della durata di 9 anni (2023-2032), riprende gli aspetti principali riportati della SNAC (Strategia Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici) e ne favorisce l’implementazione. La rete dei portatori di interesse che supporta il progetto conta ben centotrentasette sottoscrizioni, tra le quali compaiono anche enti e istituzioni operanti al di fuori del Distretto del fiume Po.

I venti partner coinvolti nel progetto sono: Autorità di Bacino Distrettuale del fiume Po (AdBPo, coordinatore); Agenzia Interregionale per il fiume Po (AIPO); Agenzia Regionale per la Prevenzione, Ambiente ed Energia (ARPAE) dell’Emilia-Romagna, Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale (ARPA) del Piemonte e della Lombardia; Università di Bologna; Associazione Nazionale delle Bonifiche, delle Irrigazioni e dei Miglioramenti Fondiari (ANBI), ANBI Emilia Romagna; ANBI Lombardia; ANBI Piemonte; ANBI Veneto; Fondazione Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici (CMCC); Città Metropolitana di Bologna; Ente Regionale per i Servizi all’Agricoltura e alle Foreste (ERSAF); Legambiente nazionale e i suoi comitati regionali di Piemonte e Valle d’Aosta, Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto; Politecnico di Torino; Società Metropolitana Acque Torino (SMAT); Regione Emilia-Romagna; Regione Piemonte; Regione Lombardia; SOGESCA.

Archiviato in:Comunicati Stampa Contrassegnato con: Biodiversità, Natura

I sensori che mancano a Matteo Salvini

24 Novembre 2023 by Legambiente Lombardia

Il luogo della collisione nella quale ha perso la vita Silvia Salvarani, Milano 2 novembre 2022 (ph.: La Repubblica)

di Federico Del Prete*

La sicurezza stradale non è quasi mai in cima all’agenda delle priorità dei governi italiani, se non come motivo di proclama o come tattica di contorno su temi diversi. Meno ancora lo è in quella dei media, dove compare giusto in occasione delle tragedie più efferate, e usando sempre l’ormai ridicolo incipit di ‘incidente’.

Eppure, sarebbe la vera sicurezza di cui avrebbe bisogno questo paese. Non c’è credo bisogno di ricordare i numeri, ma lo faccio lo stesso: i cosiddetti incidenti, quelli con lesioni, sono circa centosessantacinque mila, oltre il settanta per cento dei quali in città. I morti, circa tremila. Ogni anno; fate voi i conti sulle ventiquattro ore. Il tema ha diversi strati, concentrici come quelli di una cipolla.

Non saprei dire quali in superficie e quali più in profondità – non sembra saperlo neanche chi sarebbe chiamato a decidere – e vado quindi anche qui in ordine sparso: città e territori poco sicuri, efficienti e accessibili per tutte le età, le abilità e i generi; le strade rivelano un senso civico mediocre, cartina di tornasole su come sia poi visibile anche altrove; i comportamenti in strada evidenziano regole disattese in altri settori della società civile, e molto altro. Poi – o prima – ci sono le vittime, i feriti, gli invalidi. Sullo sfondo, una motorizzazione individuale spaventosamente alta rispetto ad altre realtà europee, soprattutto nelle città.

C’è chi la chiama violenza, non senza argomenti convincenti. La violenza stradale è però a sua volta rivelatrice di malesseri più profondi che quasi nessuno prova prima di tutto a comprendere. In questo scenario post-apocalittico (l’apocalisse c’è già stata, ed è la motorizzazione di massa) Milano e la sua timida ma costante iniziativa per ridurre l’impatto dei veicoli più pericolosi sta giocando una parte diversa dal solito.

Invece di essere una sconfitta, la sentenza di annullamento della delibera da poco entrata in vigore sui dispositivi di sicurezza da installare sui mezzi pesanti, emessa ieri dal TAR Lombardia, è in realtà una piccola vittoria. Come ha già spiegato anche Arianna Censi, discussa responsabile della mobilità milanese, il TAR più che rispedire al mittente la pur fragile pratica lavorata dall’amministrazione milanese l’ha inoltrata ben in evidenza all’attenzione di un suo cittadino, temporaneamente fuori sede: Matteo Salvini, che da adesso ha la responsabilità diretta e inequivocabile di ogni ulteriore incidente legato a questi veicoli, non solo a Milano, e forse non solo a quei veicoli.

Preso com’è da mille pressanti impegni, il ministro e vicepremier non ha ancora risposto né a parole né con l’azione che gli compete. Il messaggio è però molto chiaro: il problema non è nella delibera, ma esiste a tutto tondo, e non è tra l’altro neanche nel perimetro delle inutili risoluzioni contenute nel DDL che Salvini si appresta a far diventare legge. I mezzi pesanti, soprattutto in una città ad elevata cantierizzazione come Milano, creano più problemi di quanti non ne risolvano. Con le vittime che fanno – a Milano sei vittime in un anno solo per questo, cinque delle quali erano donne – e con il distacco che provocano nei cittadini nei confronti di importanti investimenti infrastrutturali, come quelli in ciclabilità, per dirne solo un paio.

Dobbiamo quindi paradossalmente ringraziare la pochezza delle associazioni di categoria dei trasporti pesanti, mai presenti nel dibattito pubblico legato alle collisioni, anche solo per essere vicine ai propri operatori, benché illesi comunque coinvolti per la vita in quelle tragedie insieme alle loro famiglie e a quelle delle vittime. Giustamente stigmatizzata dalle realtà che compongono l’iniziativa ‘Città delle Persone’, la categoria degli autotrasportatori prova adesso a recuperare reputazione con una controproposta sugli orari di circolazione.

Quest’ultima proposta potrebbe entrare con molte altre in un discorso più ampio che il ministro Salvini non sta facendo sul Codice della Strada, una legge obsoleta e inadatta ad affrontare non solo le istanze della sicurezza stradale, ma anche la transizione energetica. Bisogna andare a lavorare, dice invece il ministro, altro che sensori, altro che Città 30 Km/h. Non possiamo rallentare. Dimentica così non solo le vittime dei mezzi pesanti, ma proprio la preoccupante percentuale di vittime del lavoro morte in itinere, percentuale che si sta riavvicinando al 44% pre-pandemico.

Sempre che si voglia avere una visione olistica, a trecentosessanta gradi e in profondità su un tema tanto complesso. Salvini manca però proprio di quei sensori che la sua città vorrebbe promuovere: quelli che riducono le zone cieche intorno a sé, dove non si riesce a vedere cosa succede, e dove si rischia di far morire le persone e di ostacolare la transizione energetica.

  • Responsabile Mobilità e Spazio Pubblico, Legambiente Lombardia

Archiviato in:Comunicati Stampa, Dossier

Premio Innovazione Legambiente 2023

22 Novembre 2023 by Legambiente Lombardia

Tre le eccellenze premiate, cinque le menzioni speciali di cui quattro assegnate a realtà presenti in Lombardia. Dal modello di riforestazione, alle soluzioni che puntano all’efficienza energetica e al risparmio economico in ambito residenziale sino ad arrivare ad un circuito di economia circolare per ridurre l’impatto ambientale del settore moda. I progetti vincitori della 18ma edizione del concorso promosso da Legambiente

Conferito anche il “Premio Aziende Amiche del Clima” a Fastweb e Gruppo Unipol nell’ambito del progetto Life ClimAction promosso da Legambiente e knowledge partner Enel Foundation

Diretta streaming della premiazione

Il dossier che racconta le esperienze selezionate nell’edizione 2023

Video dei premiati e videointerviste

Un nuovo modello di riforestazione che ha permesso di piantare oltre 100.000 alberi. Una soluzione che punta all’efficienza energetica e al risparmio economico in ambito residenziale, terziario ed industriale arrivando a risparmiare il 35% sui costi di gestione annuali di impianti HVAC (heating, ventilation and air conditioning). Un nuovo circuito di economia circolare che include tutti gli attori della filiera della moda per un obiettivo comune: ridurre l’impatto ambientale del settore moda.

Sono questi i tre progetti vincitori del Premio Innovazione Legambiente 2023, il primo riconoscimento nazionale rivolto all’innovazione d’impresa e autorità locali che dimostrano di contribuire ad un futuro sostenibile e a considerevoli rafforzamenti della resilienza agli effetti del cambiamento climatico. Conferite anche cinque menzioni speciali, con la Lombardia in testa (4 menzioni su 5), a progetti che spaziano dalle coltivazioni idroponiche utilizzate per una didattica alternativa ad una nuova idea di mobilità ciclistica, da un nuovo modello di agricoltura urbana e sostenibile al recupero di materie prime strategiche, sino ad arrivare a nuove modalità di produzione e consumo domestico per una transizione energetica a portata di tutti. Otto quindi le realtà premiate, suddivise in cinque categorie a cui sono state abbinate i Sustainable Development Goals dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite: agricoltura e filiere agro-alimentari, mobilità sostenibile, vivere smart. Innovazioni per migliorare la vita nei piccoli comuni e nelle Smart Cities, economia circolare e transizione energetica.

Giunto alla 18esima edizione, il Premio Innovazione Legambiente 2023 è stato presentato nella mattinata di oggi presso l’ADI Museum di Milano nel corso della tavola rotonda “Il ruolo delle start up innovative nella transizione ecologica”. Il riconoscimento gode del patrocinio della Commissione europea e del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica. Partner dell’iniziativa, Fassa Bortolo, NextSTEP e Frosta. Media partners La Nuova Ecologia e Innovazione Sociale, in collaborazione con il progetto LIFE ClimAction promosso da Legambiente e knowledge partner Enel Foundation, che ha l’obiettivo di sensibilizzare imprese, cittadini, amministrazioni, giovani e studenti sugli effetti dei cambiamenti climatici e diffondere una corretta informazione sulle possibilità e gli strumenti per contrastarli, a partire dalla transizione energetica per ridurre l’inquinamento e contribuire all’indipendenza energetica del Paese dalle fonti fossili e inquinanti, come carbone, gas e petrolio.

“Il senso di questo premio è quello di voler dare voce e risalto a quelli che possono considerarsi dei veri e propri atti di coraggio e concretezza – dichiara Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente – Giovani che si mettono in gioco dando vita a dei laboratori e cantieri, nei quali la tecnologia e l’innovazione si pongono al servizio della tutela ambientale. Quest’anno sono otto le eccellenze, tra quelle premiate e quelle menzionate, otto progetti che puntano a porsi alla guida di una transizione ecologica che sia equa e sostenibile per tutti i territori, velocizzando un processo di cambiamento nel nostro Paese che va troppo a rilento nell’era della crisi climatica”.

I vincitori 2023 – Per la categoria “Agricoltura e filiere agro-alimentari” è stato premiato il modello di riforestazione elaborato da Forestmatic BV (Bruxelles). Una piattaforma di ripristino dell’ecosistema, progettata strategicamente per affrontare la riforestazione, mitigare il cambiamento climatico e coltivare la biodiversità. Nel 2021 sono stati piantati i primi 29.832 alberi, con un impatto sulle emissioni di CO2 pari a 1.888,37t. Nel 2022 gli alberi piantati sono stati 183.232 (circa cinque volte di più) con un impatto sulle emissioni di CO2 di 194.061t (circa cento volte di più). Per la categoria “Vivere Smart. Innovazioni per migliorare la vita nei piccoli comuni e nelle Smart Cities” il vincitore è la società IOOOTA con sede ad Imola (BO), che ha realizzato una soluzione IoT plug&play per lo smart building denominata Jarvis, che abilita efficienza energetica, comfort, sicurezza e automazione con un solo punto di controllo e gestione, anche da remoto, realizzando così risparmio energetico ed economico. Per la categoria “Economia circolare” è Atotus di Silvia Atzori, con sede a Vallelaghi (Tn), la vincitrice. Si tratta di un circuito di economia circolare che, coinvolgendo tutti gli attori della filiera della moda sostenibile, innesca un meccanismo in cui ognuno contribuisce alla riduzione dell’impatto ambientale e sociale della moda e incentiva il consumo responsabile. Tre gli strumenti ideati: uno store fisico dove l’utente porta i capi usati o ne acquista di nuovi, la creazione di una moneta virtuale (TIP, acronimo di Together Is Possible), la realizzazione di una piattaforma tecnologica.

Le menzioni speciali – Per la categoria “Agricoltura e filiere agro-alimentari” menzione speciale per la società Sharma Energy con sede a Seregno (Mb), che ha elaborato una proposta di didattica alternativa basata sulla creazione di una serra acquaponica tramite l’utilizzo di container dismessi da installare presso le scuole primarie per garantire agli alunni di sperimentare la coltivazione delle piante e la gestione e la cura dei pesci. Per la categoria “mobilità sostenibile” una nuova app si affaccia sugli schermi degli smartphone. Si chiama ViaBici, omonima della società con sede a Milano, che ha ottenuto la menzione speciale. Un servizio innovativo sviluppato insieme agli studenti e dipendenti del Politecnico di Milano che mira a trasformare radicalmente il concetto di mobilità urbana, affrontando le sfide legate all’inquinamento atmosferico, al traffico congestionato e alla dipendenza da veicoli a motore. Per la categoria “Vivere Smart. Innovazioni per migliorare la vita nei piccoli comuni e nelle Smart Cities” menzione speciale per la società Hexagro Urban Farming (Milano) che ha realizzato un orto verticale, Clovy, che permette a chiunque di coltivare cibo sano orientato alla sostenibilità e alla produzione locale di alimenti. RarEarth, con sede a Milano, ha ricevuto la menzione speciale nell’ambito della categoria “Economia circolare”. Questa realtà ha concepito una tecnologia capace di riciclare terre rare da motori elettrici di veicoli a due ruote come biciclette, monopattini e scooter elettrici, estraendo in modo efficiente e veloce i magneti con una conseguente riduzione dell’impatto ambientale di circa 20.000 t CO2 eq nel 2025, 59.400 t CO2 eq nel 2030 e 91.800 t CO2 eq.nel 2035. Infine, per la categoria “Transizione energetica” menzione speciale per la società Helios Domotics con sede a Fonte Nuova (Rm) che ha sviluppato un’app denominata lit il cui scopo è di sensibilizzare il consumatore all’uso razionale dell’energia, incentivandone una riduzione, con una diminuzione delle emissioni di CO2 prevista del 15%.

Premio speciale “Aziende Amiche del Clima”

Nell’ambito della premiazione, quest’anno spazio al Premio speciale “Aziende Amiche del Clima”, realizzato nell’ambito del progetto LIFE ClimAction promosso da Legambiente e knowledge partner Enel Foundation, assegnato a Fastweb e Gruppo Unipol. A partire dal 2021, Fastweb ha già raggiunto la Carbon neutrality per tutte le emissioni dirette, per quelle indirette legate all’erogazione dei servizi ai clienti, e ha l’ambizione di diventare completamente Carbon Neutral entro il 2025. A partire dal 2022, ha preso avvio l’Osservatorio Cusio in Piemonte, un progetto sperimentale di Legambiente e Gruppo Unipol per comprendere e mitigare gli effetti del cambiamento climatico e pianificare l’adattamento di un territorio.

Comitato scientifico di valutazione

Legambiente, Fondazione CARIPLO, Fondazione CON IL SUD, Fondazione SODALITAS, Kyoto Club, Politecnico di Milano, Università degli Studi di Milano – Dipartimento di Scienze e Politiche Ambientali, Università degli Studi di Milano – Dipartimento Beni Culturali e Ambientali, Istituto Europeo di Design, Innovazione Sociale.

I partner

FASSA BORTOLO

Quello tra Fassa Bortolo e Legambiente è un rapporto di lunga data, improntato alla trasparenza: in un settore come quello dell’edilizia in cui è spesso difficile coniugare la crescita con la salvaguardia dell’ambiente, Fassa Bortolo ha sempre lavorato ad un’espressione concreta di sostenibilità. Nel corso degli anni, infatti, hanno promosso in modo congiunto attività di economia circolare. Dal Rapporto Cave, in cui Fassa Bortolo è stata selezionata da Legambiente come uno degli esempi di buona pratica di gestione dell’attività estrattiva, alla campagna Civico 5.0, che si poneva come obiettivo quello di sensibilizzare i cittadini a un’edilizia sostenibile, fino a “I cantieri della transizione ecologica”, la campagna nazionale di Legambiente dedicata ai cantieri che servono al Paese in ottica di transizione ecologica e in cui Fassa Bortolo è stata scelta come un esempio virtuoso in termini di gestione degli impianti produttivi e sviluppo di materiali all’avanguardia per l’evoluzione dell’edilizia in chiave green. Segni tangibili di un’Azienda che rappresenta per il mondo dell’edilizia un importante riferimento sempre in linea con l’evoluzione dei bisogni del mercato, con un occhio di riguardo all’innovazione sostenibile.

NextSTEP

La transizione verso un mondo più sostenibile non è mai stata più necessaria. NextSTEP (NextEnergy Sustainable Technology for the Planet) è un’iniziativa di investimento promossa da NextEnergy Group dedicata alla capitalizzazione e alla crescita di start-up innovative nel campo della sostenibilità ambientale. In NextSTEP supportiamo startup con SMART CAPITAL (investimento + competenze + network). Forniamo capitale ai founders e li supportiamo nell’identificazione del market fit, nello sviluppo di un prodotto scalabile e nel far crescere il team e il business.

FRoSTA

Responsabilità, ricerca e trasparenza, queste le parole chiave della collaborazione che dal 2020 vede affiancate FRoSTA e Legambiente. Ingredienti naturali e metodi di coltivazione e pesca sostenibili, eliminazione totale degli additivi e sviluppo di pack sostenibili ed etichette trasparenti con indicate la provenienza del prodotto. La filosofia aziendale rivolta alla salvaguardia del pianeta e la collaborazione con Legambiente hanno portato alla nascita del progetto “FRoSTA AMICA DEL CLIMA”. Partner di Legambiente su progetti in difesa della biodiversità e alla lotta al cambiamento climatico, anche attraverso il sostegno della ricerca universitaria e dei giovani talenti con la Carovana dei Ghiacciai.

Da quest’anno il suo impegno si concentra su un altro progetto in cui crede profondamente: Il Premio Innovazione di Legambiente che valorizza le innovazioni che dimostrano di rispondere ai bisogni del nostro pianeta, contribuendo alla riduzione degli impatti ambientali. Perché senza innovazione sostenibile non c’è cambiamento.

Archiviato in:Comunicati Stampa

Procede con grande energia Cammina Foreste Urbane 2023

22 Novembre 2023 by Legambiente Lombardia

A metà del calendario realizzati trentacinque eventi con millecinquecento partecipanti, cinquemila i chilometri totali già percorsi

Prolungato fino a dicembre il programma di Cammina Foreste Urbane, la manifestazione che quest’anno ha ancora ventisei eventi in programma, con numeri importanti: cento otto realtà territoriali e sedici aree protette coinvolte, dodici scuole, quattordici comuni, ventisette circoli di Legambiente.

I 122 Km di percorsi testimoniano inoltre l’importanza del manifesto-appello “Foreste per la Vita, Foreste per il Clima” firmato dai partecipanti agli eventi e dai cittadini più in generale. Il documento prende le mosse dalla conclusione del 2° Forum Mondiale delle Foreste Urbane tenutosi a Washington lo scorso ottobre, che ribadisce la necessità di creare città più inclusive anche attraverso la disponibilità di spazi verdi.

I partecipanti a Cammina Foreste Urbane, che oltre a firmare il manifesto hanno anche motivato la loro partecipazione in un breve sondaggio, testimoniando con grande energia la necessità di offrire a tutti i cittadini la possibilità di accedere ad aree verdi, anche preservando le aree naturali esistenti.

Emergono inoltre comportamenti individuali che vanno nella stessa direzione, come la riduzione del consumo di carne che, su scala sia locale sia globale, evita la deforestazione e favorisce la rinaturazione dei territori.

Cammina Foreste Urbane è una semplice ma efficace azione popolare che promuove la conoscenza dei territori e la loro tutela, che grazie all’entusiasmo dei partecipanti diventa una grande iniziativa di animazione e partecipazione territoriale.

LEGGI LE MOTIVAZIONI DEI PARTECIPANTI A CAMMINA FORESTE URBANE FIRMA ANCHE TU IL MANIFESTO “FORESTE PER LA VITA – FORESTE PER IL CLIMA”

Scopri le risposte al sondaggio

Archiviato in:Campagne, Eventi Contrassegnato con: Biodiversità, mobilità, Natura, sostenibilità

Festa dell’Albero novembre 2023

16 Novembre 2023 by Legambiente Lombardia

Quest’anno, la Festa dell’Albero giunge alla sua ventottesima edizione, che si svolgerà nei giorni 18, 19, 20 e 21 novembre 2023.

Con questo importante appuntamento Legambiente Lombardia celebra la vitalità degli alberi, il cui fondamentale ruolo, specialmente nelle aree urbane, è sempre più riconosciuto grazie alle numerose funzioni che svolgono come alleati contro la crisi climatica. Infatti, gli alberi assorbono anidride carbonica, riducono l’effetto isola di calore urbano, migliorano la qualità dell’aria e favoriscono la tutela della biodiversità. 

Anche quest’anno, grazie al progetto europeo Life Terra, abbiamo l’occasione di dare risalto alla Festa dell’Albero in un contesto internazionale: gli alberi e gli arbusti messi a dimora durante le differenti iniziative potranno contribuire agli obiettivi del progetto, di cui Legambiente è l’unica partner italiana.

Di seguito gli eventi dei Circoli lombardi.

Sabato 18 novembre

Circolo “Vita” di Vittuone (MI)
Dalle 09:00 alle 12:00, al Parco Lincoln (via IV novembre), il Circolo metterà a dimora 27 piante. Sarà l’occasione per simboleggiare i nuovi nati e le nuove nate dell’anno 2022.

Circolo “Il Molgora” di Pessano con Bornago (MI)
Alle ore 15:00, nel Parco Giramondo di via Ruggero da Pessano, si metteranno a dimora circa 10 piante.

Circolo “Terre del Gerundo APS” di Treviglio (BG)
Presso la Corte dei Massari (via Contessa Piazzoni, 15) di Treviglio, si svolgerà la messa a dimora di 20 piante con l’aiuto di bambini e ragazzi del “Consorzio Famiglie e Affidamento” a cui sarà affidata la cura delle stesse.

Circolo “La Poiana” di Bussero (MI)
Appuntamento in via Carabinieri Caduti alle ore 15:00 per mettere a dimora una decina di piante.

Domenica 19 novembre

Circolo “Il Molgora” di Pessano con Bornago (MI)
Nel Parchetto dei tre Cerchi di Cernusco sul Naviglio (MI), alle ore 11:00, il Circolo metterà a dimora 3 piantine.

Circolo di Nerviano (MI)
Nel Parco Angelo Vassallo di via Dalla Chiesa, dalle 09:00 alle 12:00 e dalle 14:00 alle 17:00, verranno messe a dimora una quindicina di piante.

Circolo “Luna Nuova” di Arluno (MI)
Appuntamento in via Villoresi, ad Arluno, alle ore 10:00. Messa a dimora di una pianta di 10 anni (liquidambar) in via Deportati di Mauthausen e successiva visita al bosco di Arluno per verificare lo stato delle piantine messe a dimora nel 2022.

Da domenica 19 a mercoledì 22 novembre

Circolo “Il Quadrifoglio APS” di San Colombano al Lambro
Attività di messa a dimora di 60 piante, da domenica 19 a mercoledì 22 novembre, presso il Parco Lambro. Appuntamento alle ore 09:00.

Martedì 21 novembre

Circolo Legambiente Cantù (CO)
In collaborazione con la Scuola primaria “Anzani” di Alzate Brianza, il Circolo attuerà un progetto di rigenerazione attraverso la messa a dimora di 37 alberi in aree adiacenti alla linea ferroviaria di Brenna Alzate. La riqualificazione di queste aree prevede, oltre al campo sperimentale di agricoltura sostenibile, all’orto e alle aree prative di pertinenza, l’arricchimento del bosco con specie autoctone.

Da martedì 21 a mercoledì 22 novembre

Circolo “Mulini dell’Olona APS” di Malnate (VA)
Festa per i nuovi bimbi nati a Malnate nel secondo semestre del 2022 e nel primo semestre del 2023. Appuntamenti il 21 novembre nel giardino della Scuola dell’infanzia “Rajchman” dalle 10:30 e il 22 novembre nel cortile della Scuola dell’Infanzia “Sabin” dalle 10:30.

Sabato 25 novembre

Circolo “Alexander Langer” di Monza (MB)
In collaborazione con il Comune di Monza, l’Associazione Elianto e il Centro Islamico, saranno messe a dimora 3 piante di biancospino nell’area del Bosco diffuso di Lorenzo, completando la rigenerazione della sponda della Roggia Lupa (intrapresa nel 2014). L’iniziativa si svolge nella Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne 2023 per ribadire non solo con le parole, ma anche con i fatti, che il rispetto della natura coincide con il rispetto di tutti gli essere viventi. Appuntamento alle ore 15:30 in via Ghilini (incrocio Canale Villoresi).

Circolo “Chico Mendes” di Sesto San Giovanni (MI)
Nella mattinata di sabato 25 novembre, il Circolo organizza una messa a dimora di un ulivo presso il giardino “Falcone e Borsellino” (tra via Rovani e via F.lli Bandiera) in memoria dei due giudici e della loro scorta. Nei mesi successivi, l’ulivo sarà inaugurato ufficialmente alla presenza di rappresentanti di Agende Rosse. Seguirà una messa a dimora di altre piante nel giardino “Garelli” tra viale Matteotti e via Leonardo Da Vinci. Evento organizzato in collaborazione con le Guardie Ecologiche Volontarie del Parco Media Valle del Lambro e il Comune di Sesto San Giovanni.

Circolo di Seregno (MB)
Il Circolo è nuovamente impegnato ad aumentare il polmone verde della città, in particolare in aree verdi pubbliche non recintate ed intercluse nel tessuto edificato (che già ospitava un bosco di robinie poi morte ed abbattute). Verrà, quindi, realizzata la messa a dimora di 261 piante in un’area molto trafficata ed inquinata a causa dell’arteria stradale e vicino ad un importante polo scolastico. Appuntamento alle ore 15:00 nel parcheggio delle scuole di via Briantina.

Domenica 26 novembre

Circolo di Cinisello Balsamo (MI)
Messa a dimora di 50 nuovi alberi nell’area didattica naturale de “Il Riccio”, in collaborazione con AGESCI. Appuntamento con il Circolo Legambiente di Cinisello Balsamo alle ore 10:00 nell’area didattica naturale “Il Riccio”.

Circolo di Varese (VA)
Ultima giornata di volontariato dell’anno domenica 26 novembre per la cura di alcune aree recentemente messe a dimora in vetta al Campo dei Fiori, in concomitanza con la Giornata nazionale degli Alberi e grazie alla collaborazione tra le GEV e Legambiente Varese. Ritrovo alle 08:30 al Piazzale Belvedere.

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