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Regione Lombardia ci riprova: presentato un PdL per separare Parco Agricolo Sud Milano dalla Città Metropolitana Milanese

14 Aprile 2022 by Legambiente Lombardia

Legambiente: “Il parco non si tocca senza un dibattito di tutti gli attori in campo”

Avanza una nuova proposta di legge per separare il Parco Agricolo Sud dalla Città Metropolitana Milanese. Legambiente Lombardia, in attesa di leggere il Pdl, esprime la propria preoccupazione per quanto apparso sugli organi di stampa in questi giorni: non è bastato il fallimento della proposta di legge ritirata un anno fa dopo le critiche del territorio.

“Le accuse rivolte al Parco Agricolo Sud Milano ci sembrano prive di fondamento e ingiustificate, data la complessità di tenere unite attività agricole e salvaguardia del territorio, in un ambito vasto come è quello di un Parco Agricolo – dichiara Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia –. Per questo ci aspettavamo da Regione l’approvazione della proposta di area a Parco Naturale, ferma in modo ingiustificato negli uffici dell’Assessorato. Invece si continua a parlare di governance senza avere una visione complessiva e, come diciamo da anni, senza avviare un serio dibattito per unire i parchi della Città Metropolitana Milanese in un unico grande polmone verde di respiro europeo, evitando di perdere tempo in proposte che non trovano alcun consenso territoriale e istituzionale. Regione non deve gestire le aree protette, ma assicurare le risorse che, invece, si sono notevolmente ridotte in questi anni. Ormai lo sappiamo, sui parchi prima si fanno le leggi e poi le si ignorano, come nel caso della Legge 28 proprio dedicata al riordino del sistema delle aree protette”.

Archiviato in:Comunicati Stampa Contrassegnato con: Città Metropolitana Milanese, Parco Agricolo Sud, Regione Lombardia

Salvaguardare la brughiera del Gaggio

14 Aprile 2022 by Legambiente Lombardia

Legambiente Lombardia, WWF, Lipu e FAI: “Chiudere le trattative oggi vuol dire condannare la brughiera all’estinzione”

Le associazioni ambientaliste schierate a fianco del Parco del Ticino per fermare l’espansione dell’area cargo fuori dal sedime aeroportuale come previsto dal Masterplan 2035 di Malpensa e per salvare quarantaquattro ettari di brughiera minacciati dal cemento e dalle merci.

Oggi in Regione Lombardia è previsto il nuovo tavolo di confronto tra Parco del Ticino, SEA e i Comuni del CUV (Consorzio Urbanistico Volontario che comprende Somma Lombardo, Arsago Seprio, Cardano al Campo, Casorate Sempione, Ferno, Golasecca, Lonate Pozzolo, Samarate e Vizzola Ticino), alla presenza dell’Assessore regionale all’Ambiente Raffaele Cattaneo che vuole chiudere in fretta la partita. L’incontro odierno segue la trattativa avviata a inizio aprile, sempre in Regione Lombardia, durante la quale è stato proposto un accordo al ribasso che, di fronte a un evidente danno ambientale, non tiene conto del nuovo consumo di suolo e di biodiversità, ma spinge ad accettare compensazioni che di ambientale non hanno nulla, perché improntate all’aumento di arterie viarie. 

«È necessario un atto di responsabilità da parte delle autorità coinvolte – dichiarano Legambiente Lombardia, WWF, Lipu e FAI – e concedere più tempo per ragionare sulle alternative, cercando tutti i modi possibili per evitare la distruzione della brughiera. Regione Lombardia da oltre un decennio deve esprimersi sulla richiesta di riconoscimento dell’area come SIC (Sito d’Importanza Comunitaria) che avrebbe potuto tutelato da mire espansionistiche scellerate un patrimonio di biodiversità non riproducibile altrove. E da vent’anni si attende il Masterplan di Malpensa. Non capiamo la fretta che anima Regione. Se l’espansione dell’area cargo deve essere fatta, che sia tassativamente nel sedime aeroportuale. Basta consumare biodiversità! Al Parco del Ticino chiediamo di non scendere a compromessi per evitare un altro precedente pericoloso per la tutela del territorio del parco».

Si tratta, infatti, della brughiera più estesa e ricca in biodiversità della pianura lombarda, nel cuore del Parco del Ticino, un mosaico di habitat unico nel quale si evidenzia una molteplicità di specie, in gran parte autoctone, minacciate di estinzione. Associazioni ambientaliste e mondo scientifico si oppongono con forza a questa ipotesi e chiedono che tutti quelli che hanno a cuore le sorti della Brughiera e del Parco del Ticino facciano sentire il loro appoggio firmando una petizione popolare.

FIRMA LA PETIZIONE POPOLARE

Archiviato in:Comunicati Stampa Contrassegnato con: Biodiversità, brughiera, espansione cargo merci, FAI, Gaggio, habitat, LIPU, malpensa, salvaguardia, wwf

ClimAction: in azione per contrastare l’emergenza climatica e favorire la transizione ecologica

8 Aprile 2022 by Legambiente Lombardia

A Cascina Nascosta a Milano apre lo “Sportello Energia”

Il clima del Pianeta sta cambiando con un tasso di crescita in costante aumento, coinvolgendo inevitabilmente tutte le regioni del mondo. Le calotte polari si sciolgono e cresce il livello dei mari. Nel Mediterraneo è previsto un riscaldamento che supera del 20% l’incremento medio globale e l’Italia è il più esposto agli effetti dei cambiamenti climatici, come testimoniato dall’ultimo Rapporto Città Clima di Legambiente. Proprio per cercare di dare risposte concrete all’emergenza climatica l’UE ha lanciato il Green New Deal, una nuova strategia che sostiene la giusta transizione energetica verso una società equa e prospera, capace di reagire alle sfide legate ai cambiamenti climatici e al degrado ambientale migliorando la qualità della vita delle generazioni presenti e future. Per il raggiungimento di questi obiettivi, nel 2020 è stato inoltre approvato il Patto Europeo per il Clima, uno strumento che mira ad intensificare il confronto e lo scambio tra le varie parti coinvolte nel processo di transizione ecologica.

In questo scenario si inserisce il progetto “Life ClimAction: In azione per contrastare l’emergenza climatica e favorire la Transizione energetica”, promosso da Legambiente e knowledge partner Enel Foundation finanziato dal Programma Life che fino al dicembre 2023 porterà i piani strategici dell’Unione Europea e dell’ONU tra la comunità per coinvolgere tutti i portatori di interesse nella grande sfida del cambiamento climatico e rendere la transizione ecologica un’occasione di crescita sana, equa e sostenibile. 

«Il cambiamento che dobbiamo affrontare per contrastare la crisi climatica parte anche da noi – commenta Andrea Causo, direttore di Legambiente Lombardia -. La partecipazione attiva delle persone diventa quindi imprescindibile. Per raggiungere questo obiettivo è necessario un nuovo patto che unisca la società civile, le autorità nazionali, regionali, locali, e le imprese, in stretta collaborazione con le istituzioni e gli organi consultivi dell’UE. È da questa esigenza che nasce il progetto Life ClimAction, per rendere il percorso di transizione ecologica ed energetica una importante occasione di crescita per l’intera comunità. Legambiente è a fianco dei cittadini per aiutare a comprendere le opportunità e le azioni possibili per rendersi protagonisti del cambiamento e contrastare la crisi climatica. Durante gli infodays, infatti, affronteremo temi centrali del dibattito attuale e di risolutiva importanza per la vita quotidiana delle famiglie: comunità energetiche, sostituzione di caldaie, bollette e caro energia»

A Milano l’appuntamento è per giovedì 14 aprile alle ore 18.30 a Cascina Nascosta, in Parco Sempione con l’Infoday, un incontro che sarà una prima occasione per presentare le attività del progetto e confrontarsi sulle Comunità Energetiche, un nuovo modello sostenibile di produzione e condivisione di energia da fonti rinnovabili. L’Infoday rappresenterà il punto di partenza del progetto che vedrà l’attivazione dello Sportello energia che avrà sede in Cascina Nascosta tutti i giovedì dalle ore 16:00 alle ore 19:00 e disponibile online tutti i martedì dalle ore 15:00 alle ore 19:00.

SCARICA LA LOCANDINA DELL’EVENTO

«All’interno del progetto forniremo a cittadine e cittadini un servizio gratuito per ricevere informazioni e consigli utili in tema di efficientamento energetico delle proprie abitazioni. Le tematiche affrontate spaziano da buone pratiche di ecologia quotidiana, alla nuova etichettatura energetica fino a riqualificazioni edilizie, incentivi fiscali e comunità energetiche. Il servizio mira ad elaborare soluzioni personalizzate per il miglioramento del comfort abitativo e la riduzione del costo delle bollette – spiega Niccolò Cerulli, referente regionale del progetto ClimAction -. Vogliamo fornire a tutti coloro che sono interessati, uno sportello dove stimolare azioni e comportamenti responsabili per rendere le nostre abitazioni dei luoghi più sostenibili, risparmiando. Ad oggi la spesa media che una famiglia deve sostenere per le utenze supera i 2.500 euro annui, è necessario ridurre questo impatto sui conti domestici e l’unico modo sostenibile per farlo è velocizzando la Transizione energetica».

Archiviato in:Campagne Contrassegnato con: Cascina Nascosta, ClimAction, Crisi climatica, infoday, sportello energia, Transizione ecologica

Al via LakECOmogreen

6 Aprile 2022 by Legambiente Lombardia

Accompagnare realtà locali nel processo di transizione ecologica in ambito culturale e turistico per la costruzione di un modello di sviluppo fondato sui principi della sostenibilità

Sarà presentato il 10 aprile all’oasi di Baggero a Merone il progetto LakECOmogreen che ha ottenuto di recente ilfinanziamento da parte di Fondazione Cariplo sul bando EFFETTO ECO riservato alle organizzazioni del terzo settore. Capofila è Legambiente Lombardia e partner la cooperativa Mondovisione di Cantù esperta nell’organizzazione di eventi sostenibili con l’associazione Proteus ETS di Como esperta in didattica ambientale ed eventi di turismo sostenibile. Il progetto è sostenuto dalla Camera di Commercio di Como e Lecco che è capofila del progetto PIC-UN TESORO DI TERRITORIO che sta implementando dal 2018 un distretto culturale che conta quasi 100 partner e del progetto SMART che ha messo in retedecine di azienda sui temi della sostenibilità ambientale d’impresa.

SPERIMENTARE LA TRANSIZIONE ECOLOGICA – E’ proprio in virtù di queste due reti territoriali che è stato possibilestrutturare un progetto il cui obiettivo è la creazione e quindi la messa a terra di modelli di transizione ecologica nei compartidell’organizzazione e gestione di eventi e beni culturali e dell’attività d’impresa in ambito turistico. Al progetto hanno aderito 28“antenne” che operano nei due comparti e che saranno protagoniste della costruzione e disseminazione dei modelli ditransizione ecologica.

UNA RETE DI 28 ANTENNE – La ricaduta finale del progetto sarà l’adozione di protocolli operativi per fare eventi sostenibili e a minor impatto ambientale, ma anche la sperimentazione di buone pratiche nel turismo che poi saranno raccontate in una due giorni aperta al pubblico a Lariofiere di Erba. I destinatari di LakECOmogreen saranno anche i cittadini e le giovani generazioni coinvolti in iniziative di sensibilizzazione sui temi affrontati. La rete delle “antenne” saranno comuni, enti pubblici, società di servizio pubblico, scuole, associazioni ambientaliste e organizzazioni culturali e le imprese del turismo per affrontarenuove sfide lavorando in rete. Il progetto vuole essere una importante occasione anche per studiare e conoscere quali siano sui territori di Como e Lecco le migliori pratiche di sostenibilità ambientale già attive. Per questo nella rete sono già stati inclusianche gli altri due progetti finanziati da Cariplo sullo stesso bando, Ecocomunità – comuni e cittadini sulla via della sostenibilità della cooperativa Ecofficine per l’area dell’olgiatese in provincia di Como e “Corridoi Blu: i Fiumi come Bene Comune” di Legambiente Lecco Onlus insieme all’Impresa Sociale Girasole e al Comune di Lecco.

IL BUDGET – Il budget totale di progetto è pari a euro 71.000,00 di cui euro 47.000,00 erogati da Fondazione Cariplo, pari al 66,20 %. Il progetto riceverà un co-finanziamento da parte di Camera di Commercio Como-Lecco pari a euro 15.000,00.

IL LANCIO DEL PROGETTO, UNA FESTA ALL’OASI DI BAGGERO – Sarà domenica 10 aprile l’evento lancio del progettoLakECOmogreen all’Oasi di Baggero a Merone. Il programma sarà dedicato alle antenne, ma anche ai cittadini chefrequentano numerosi il parco. Alle 14.30 aprirà il pomeriggio all’ostello sede del Parco Valle Lambro il presidente Marco Ciceri e Andrea Camesasca, albergatore e project manager che proprio sull’Oasi di Baggero ha costruito e animato diversiprogetti di transizione ecologica che hanno trasformato l’area fino a poco tempo fa discarica industriale. Dalle

15.00 alle 16.00 i focus Group sui temi della transizione per gli Enti Pubblici (facilita il dibattito Marco Fumagalli projectmanager; testimonianza di Simone Moretti sindaco di Olgiate Comasco); le imprese dedite all’accoglienza Turistica (facilita il dibattito Filippo Camerlenghi ass. Proteus ETS, testimonianza del progetto Smart di Camera di Commercio di Como, Lecco); le organizzazioni che svolgono attività Culturali (facilita il dibattito Dario Galetti, Coop. Mondovisione, testimonianza di Fulvio De Rosa, direttore Shining Production e Live di Trezzo). Alle 16.00 e fino alle 17.00 la riunione plenaria “- dove sarà messo a fuoco il tema “Tutelare la bellezza del lago tra cielo e fondali; presente e futuro”, facilita il dibattito Simona Colombo di Legambiente Lombardia, ospiti Marco Leoni, studioso e direttore del Museo del Paesaggio del Lago di Como in Tremezzina eNicola Castelnuovo di Proteus ETS. Dopo un Rinfresco a Km0 in collaborazione con Coldiretti ci sarà il concerto TI COLOROLA MUSICA a cura dell’Associazione Baule dei Suoni. Per i più piccoli e per le famiglie dalle 14.30 in avanti la Piccola Accademia di Circo, a cura di Marta Rusconi e del Teatro San Teodoro offriranno spettacoli di giocoleria e l’AssociazioneLuminanda animerà “Le città possibili: gioco cooperativo per costruire un modello di città sostenibile a misura d’uomo e dibambino.

UNA SFIDA PER TUTTI – Como, Lecco e il loro lago si candidano a diventare un modello di transizione ecologica –commenta Barbara Meggetto, presidente regionale di Legambiente – attivando un innovativo e unico processo di costruzione dal basso. Conoscere, capire per poi progettare e sperimentare saranno le 4 fasi di questa sfida che sarà lanciata anche ai cittadini e alle nuove generazioni. Vi aspettiamo tutti all’Oasi di Baggero”.

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Archiviato in:Eventi Contrassegnato con: lago di Como, lakECOmogreen, turismo sostenibile

Giornata Mondiale della Salute: aria insalubre per la pianura padana nel primo trimestre 2022

6 Aprile 2022 by Legambiente Lombardia

Concentrazioni di PM tre volte superiori ai massimi stabiliti dall’OMS

Smog in Lombardia

Il mese di aprile, che ha portato rimescolamento atmosferico e qualche precipitazione, ha interrotto la sequenza di giornate invernali di perdurante alta pressione. Dal primo aprile sono venute meno le limitazioni previste dall’accordo aria tra Ministero dell’Ambiente e regioni del Nord. Nel frattempo, la qualità dell’aria è migliorata: la buona notizia è che i nostri polmoni hanno avuto qualche ora di tregua. La cattiva, invece, proprio alla vigilia della Giornata Mondiale della Salute che ricorre il 7 aprile, riguarda il bilancio dell’inverno appena trascorso, in cui – anche a causa dell’anomalo quadro meteoclimatico – la qualità dell’aria ha fatto registrare nelle nostre città prolungati livelli di inquinamento da polveri sottili e di aria classificabile come ‘insalubre’ per la salute dei cittadini lombardi, già messa a dura prova dall’epidemia di coronavirus. 

A registrare le concentrazioni di polveri più alte sono stati i capoluoghi del triangolo zootecnico tra Cremona, Mantova e Brescia, e quelli dell’area a più elevata densità di popolazione e di traffico stradale (Milano e Monza). A Cremona, nell’intero trimestre tra l’1 gennaio e il 31 marzo, si è registrata una concentrazione abbondantemente al di sopra di quello che, a legislazione vigente, dovrebbe essere il limite di esposizione acuta (da non superare per più di 35 giorni l’anno), mentre solo Varese, Lecco e Sondrio, nel periodo invernale, si sono mantenute al di sotto del valore corrispondente alla soglia massima annua (40 microgrammi/mc). In tutti i capoluoghi lombardi i livelli medi di smog nel trimestre risultano tre volte superiori rispetto al valore medio annuo raccomandato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (15 microgrammi/mc)

L’effetto del perdurante regime anticiclonico si evidenzia soprattutto nei dati relativi al numero di giornate in cui i livelli di PM10 hanno superato la soglia critica per la salute umana, pari a 50 microgrammi/mc. Per le norme attuali, destinate però a diventare più restrittive con il recepimento delle raccomandazioni dell’OMS, questo livello di inquinamento non può essere superato per più di 35 giorni nell’anno solare. Ma le cose sono andate decisamente peggio nella stagione invernale 2022: sui 90 giorni di calendario, ben 51 sono le giornate conqualità dell’aria ‘fuori legge’ a Milano. Male anche nei capoluoghi di Mantova, Cremona, Monza e Brescia, dove già nel primo trimestre si è largamente superato il numero di giornate inquinate ‘tollerate’ in un intero anno. Solo Bergamo, Lecco, Sondrio e Varese potrebbero confermare, come avvenuto in annate recenti, un livello di inquinamento considerato tollerabile, sempre secondo le norme vigenti.

«Anche se il primo trimestre 2022 risente della particolare situazione meteoclimatica, i dati delle centraline di misura dello smog confermano la necessità di intensificare gli interventi sulle due principali fonti emissive: occorre ridurre le emissioni da traffico e in particolare derivanti dai diesel e quelle prodotte dai troppi allevamenti intensivi che costellano la Pianura Padana – dichiara Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia – Su quest’ultimo aspetto la principale novità positiva è quella rappresentata dalla revisione della direttiva IED “industrial emission directive” sulle emissioni industriali che, includendo i grandi allevamenti tra le fonti emissive prioritarie, permetterà finalmente di mettere ordine in un settore che fino ad oggi è stato esentato dagli adempimenti necessari a limitare le emissioni nei settori produttivi».

tabelle smog 2022

Archiviato in:Comunicati Stampa Contrassegnato con: aria, giornata mondiale salute, Inquinamento, livelli polveri sottili, Smog

Nuovi impianti sciistici ai Piani di Bobbio: associazioni ambientaliste diffidano il Comune di Barzio

4 Aprile 2022 by Legambiente Lombardia

Legambiente, WWF, LIPU e Federazione Pro Natura: “Non c’è stata valutazione di incidenza ambientale”

A stagione sciistica chiusa già si pianifica il prossimo inverno. Nel caso della Valsassina, più precisamente nel comprensorio dei Piani di Bobbio, lo si fa progettando un ampliamento dell’attuale impianto di risalita e un nuovo manufatto adibito a esercizio di ristorazione, con annesso parco ludico attrezzato, in un’area dall’elevato valore naturalistico. È quanto denunciano Legambiente Lombardia, WWF, LIPU e Federazione Pro Natura che hanno inviato una diffida al Comune di Barzio (LC), coinvolgendo Comunità Montana Valsassina Valvarrone Esino Riviera, Provincia di Lecco, Regione Lombardia, Parco delle Orobie Bergamasche e in copia anche la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Como, Lecco, Sondrio e Varese.
 
Con delibera del consiglio comunale del 1° marzo, infatti, è stato approvato il progetto di una nuova seggioviaquadriposto in una zona di straordinaria importanza per la connettività ecologica regionale tra provincia di Lecco e provincia di Bergamo, oltre che crocevia posto tra gli omonimi siti di Rete Natura 2000, ovvero le ZPS Parco Regionale Orobie Bergamasche, Costa del Pallio e Monte Resegone, Grigne ed il SIC Valtorta e Valmoresca. 
 
Nonostante la localizzazione e la tipologia dell’opera sia soggetta per legge a verifica di VIA, l’approvazione del progetto non risulta essere stata preceduta da valutazione di incidenza, in violazione della Direttiva Habitat e delle Linee Guida per la valutazione di Incidenza 2019 approvate nella conferenza Stato Regioni. Inoltre, viene prospettato lo sgravio di quasi 1.500.000 metri quadri di prati e pascoli alpini di particolare pregio ecosistemico e paesaggistico, da uso civico a disposizione del privato, senza alcuna procedura ad evidenza pubblica e senza l’intervento dello Stato, che invece sarebbe dovuto per tale casistica.
Una serie di irregolarità, dunque, quelle evidenziate dalle associazioni firmatarie della diffida, tra le quali si annovera anche la nuova concessione per l’esercizio dell’impianto a fune senza gara né evidenza pubblica, ma con affidamento diretto alla ITB s.p.a.
 
«In uno degli inverni più secchi degli ultimi 15 anni, a fronte di prospettive di innevamenti sempre più blandi e sempre più ad alte quote, in Valsassina si pensa di ampliare gli impianti da sci a 1600 metri di quota. Il progetto indicato come in sostituzione di un impianto esistente, in realtà dalla visione del layout del tracciato, si sposta dall’attuale sede per occupare un altro versante, con relativi disboscamenti ed alterazioni di habitat, in area sottoposta a vincolo paesaggistico e qualificata dal vigente PGT come spazi ad elevata naturalità. Invitano le autorità a intervenire nell’ambito dei propri poteri di controllo per il ripristino immediato della legalità dell’azione amministrativa, anche al fine di evitare nuove procedure di infrazione per la violazione delle direttive eurounitarie, oltre che l’addebito di danno erariale di natura ambientale, confidando di non dover avviare vertenze giudiziarie nelle sedi opportune» commentano congiuntamente le associazioni.

Archiviato in:Comunicati Stampa Contrassegnato con: diffida, Federazione pro natura, impianti da sci, LIPU, sci, seggiovia, wwf

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