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Camminiamo insieme cittadini, associazioni, enti pubblici, operatori per cambiare la natura delle nostre città. da sabato 13 a domenica 28 novembre
Giù il trasporto pubblico, aumentano le auto circolanti, restano preoccupanti i livelli di smog. Nella top ten nazionale Mantova. Salgono Brescia, Pavia e Varese. Giù Lodi, Bergamo, Monza e Cremona. Stabili Lecco, Sondrio e Milano.
Il 2020 è stato un anno complesso e difficile, molti capoluoghi proprio in Lombardia hanno patito più di altri le difficoltà legate alla crisi sanitaria. Questa condizione ha certamente inciso sugli indici analizzati nell’annuale rapporto Ecosistema Urbano 2021 che analizza le performance ambientali dei capoluoghi italiani su dati 2020 forniti dai Comuni, realizzato da Legambiente in collaborazione con Ambiente Italia e Il Sole 24 ORE. Più auto in circolazione, diminuzione dell’utilizzo del trasporto pubblico, livelli di smog preoccupanti, ma anche qualche nota positiva come la diffusione capillare della raccolta differenziata, chilometri di piste e infrastrutture ciclabili e interventi di forestazione urbana. È un quadro in chiaro scuro quello dipinto dal dossier, che analizza le politiche improntate alla sostenibilità e stila una classifica nazionale tenendo conto di 18 indicatori riguardanti sei componenti: aria, acque, rifiuti, mobilità, ambiente urbano ed energia.
Milano, 28 Ottobre 2021 – Complice un inizio d’autunno secco, la qualità dell’aria in Lombardia è peggiorata sensibilmente nel mese di ottobre, tanto che a partire dal capoluogo di regione si è arrivati a sforare i fatidici 35 giorni/anno oltre il limite di concentrazione delle polveri sottili, concessi dalla normativa europea. Il superamento, registrato ieri contemporaneamente dalle centraline di viale Marche e Senato a Milano, preoccupa molto avendo ancora davanti gran parte dell’autunno e l’inizio dell’inverno, notoriamente periodi ad altissimo rischio smog. Nel resto della regione la situazione non è migliore per altri capoluoghi di provincia: a Cremona i giorni di aria avvelenata sono già 49, a Lodi e Brescia 42, a Mantova 41 e a Pavia 39 (vd. tabella 1). Un quadro che testimonia il crescente peso sull’inquinamento delle emissioni legate all’allevamento intensivo, in una delle aree di maggior concentrazione di stalle dell’intero continente europeo.
Tuttavia, la componente dello smog che deriva dal traffico veicolare resta elevata: i segnali di questa stagione di ritorno progressivo alla normalità sono estremamente allarmanti. Secondo il TomTom Traffic Index, il rilevamento in tempo reale misurato per la navigazione stradale sulla base di uno spostamento della durata di trenta minuti, a Milano, se nel primo semestre del 2021 il livello di intasamento delle strade è stato molto più basso della media, dopo l’estate si segnala un forte incremento della congestione rispetto al periodo pre-Covid. Nella settimana precedente allo sforamento attuale degli indici di smog rilevati dalle centraline ARPA, dal 18 al 24 ottobre, il traffico milanese è infatti aumentato, rispetto allo stesso periodo del 2019, facendo registrare livelli di congestione maggiori in media di +19% e tempi degli spostamenti in città fino a 15 minuti superiori rispetto al pre-Covid. Dati in peggioramento anche nella seconda città lombarda, Brescia, dove il livello di congestione rispetto al 2019 è cresciuto dell’11%. Ed è chiaro che auto imbottigliate nel traffico con il motore acceso per più tempo emettono anche molti più inquinanti. In una situazione dove l’intasamento provocato da veicoli inquinanti è sopra la media, gli effetti si fanno più pesanti e duraturi, se non intervengono fattori meteorologici favorevoli alla dispersione.
«Per uscire da questo pericoloso ingorgo dobbiamo recuperare fiducia nel trasporto collettivo – afferma Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia – Il TPL è ancora sottoutilizzato rispetto ai livelli pre-Covid, nonostante sia chiaro che i mezzi pubblici non siano luoghi di contagio significativo, come ormai molti studi certificano. Occorre restituire ai cittadini la confidenza col mezzo pubblico che avevano prima della pandemia e continuare a sostenere lo smart working».
Legambiente richiama gli amministratori delle città, a partire dal capoluogo di regione, ad affrontare con decisione l’evidente squilibrio ancora presente tra quote di traffico inquinante e mobilità dolce: «Per molte grandi città lombarde le amministrazioni sono fresche di insediamento: è il momento migliore per impostare programmi serrati per incoraggiare i cittadini all’uso della bicicletta per gli spostamenti quotidiani. È la bicicletta la grande protagonista di cambiamento nelle metropoli europee, che hanno voluto contrastare il traffico. Le pesanti condanne inflitte all’Italia dalla Corte Europea per le sistematiche violazioni ai limiti degli inquinanti nell’atmosfera devono farci riflettere sulla capacità di mettere a frutto le risorse di cui oggi disponiamo, a partire da quelle del PNRR, per evitare che i loro effetti sulla vivibilità urbana spariscono in una nuvola di smog» conclude Barbara Meggetto.
Tabella 1. Giorni annui di superamento della soglia massima di 50 mg/mc
Città | Giorno Superamento |
Cremona | 49 |
Lodi | 42 |
Brescia | 42 |
Mantova | 41 |
Pavia | 39 |
Milano | 39 |
Bergamo | 32 |
Monza | 28 |
Como | 23 |
Lecco | 18 |
Varese | 14 |
Sondrio | 9 |
Milano, 21 Ottobre 2021 – Ad un mese dalla Giornata Nazionale dell’Albero, istituita nel 2011 dal Ministero dell’Ambiente e celebrata ogni anno il 21 Novembre con l’intento di promuovere le politiche di riduzione delle emissioni, la protezione del suolo, il miglioramento della qualità dell’aria, la valorizzazione delle tradizioni legate all’albero e la vivibilità degli insediamenti urbani, Legambiente Lombardia presenta il progetto “Bosco di Lorenzo”, nato con l’obiettivo di creare una foresta diffusa in tutta la regione. Il bosco è stato fondato in memoria di Lorenzo Corioni, che perse la vita in un incidente nel 2015, su iniziativa di Legambiente associazione per la quale Lorenzo fu volontario attivo e i Frattimi, l’associazione fondata dalla sua famiglia e dagli amici. Dal piccolo bosco realizzato a Erbusco, paese natale di Lorenzo, il progetto ora è una realtà regionale che già conta 6500 alberi piantati da Brescia a Milano, da Pavia a Monza, dalle colline della Franciacorta alle montagne di Canzo.
«Radici nella terra, chioma nel cielo. Così vivono gli alberi, così ha sempre vissuto Lorenzo, per gli amici “Baffo”: piedi radicati a terra, perché il mondo si cambia un passo per volta, chioma nel cielo, per ricordarsi di guardare oltre – racconta Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia –. Il bosco di Lorenzo è prima di tutto una community di persone impegnate a migliorare quotidianamente il mondo che viviamo creando aree verdi, tutelando il suolo e coltivando la biodiversità, migliorando il paesaggio e di conseguenza aumentando il benessere di ciascuno di noi Il tutto mettendo al centro gli alberi, risorse straordinarie e imprescindibili per il nostro paese, così fortemente urbanizzato e deteriorato».
L’albero, dunque, diviene il simbolo della cura del territorio sia attraverso azioni concrete in prima persona di messa a dimora di nuove piante con attività di volontariato, sia attraverso la donazione di contributi per ampliare la foresta lombarda a nome di Lorenzo. Per informare sui progetti in corso, divulgare i valori delle associazioni coinvolte e dare la possibilità a cittadini, aziende e enti di contribuire alla realtà in evoluzione del Bosco, è stato creato il sito www.boscodilorenzo.it
«In vista proprio della Giornata Nazionale dell’Albero puntiamo ad accrescere sensibilmente la comunità arborea in Lombardia – aggiunge Barbara Meggetto –. Abbiamo un obiettivo ambizioso che rientra nel progetto Life Terra sull’adattamento al cambiamento climatico attraverso ampie operazioni di rinverdimento diffuse in tutta Europa, che ci vede coinvolti: arrivare a piantare 1 milione di alberi nella regione entro il 2025. Servono sostegno, volontà e partecipazione per rendere tutto ciò possibile, invitiamo dunque a seguirci e contribuire a rendere il nostro territorio più verde e vivibile».
Il Bosco di Lorenzo ha trovato spazio anche in molte scuole grazie, alla collaborazione di insegnanti e alunni, con laboratori pensati per i più piccoli: uno spazio di gioco e di apprendimento, “sporcandosi le mani” con la terra per imparare il rispetto e la dedizione nei confronti della natura e l’importanza che gli alberi hanno per la biodiversità, l’equilibrio degli ecosistemi e la qualità della vita di esseri umani e animali.
Milano, 14 Ottobre 2021 – La transizione ecologica nel mondo della scuola è ancora lontana. A metterlo in luce sono i dati del XXI rapporto Ecosistema Scuola, la ricerca annuale di Legambiente sulla qualità dell’edilizia scolastica, delle strutture e dei servizi messi a disposizione delle istituzioni scolastiche, sulla base dei dati forniti dai Comuni capoluogo di provincia. Nel dossier 2021 i problemi maggiori si riconfermano nell’edilizia scolastica: in Lombardia solo lo 0,5% degli edifici sono costruiti secondo i criteri della bioedilizia (0,9% a livello nazionale), il 10% utilizzano fonti di energia rinnovabile (16,7% del nazionale), solo pochi edifici hanno messo in campo soluzioni per la mobilità pubblica e sostenibile (8,3% usufruiscono di servizio scuolabus, 6,5% usufruiscono del servizio di linea scolastica, 11,8% hanno un servizio di pedibus o percorsi sicuri casa-scuola), e c’è ancora troppa plastica usa e getta in mensa (33,1% delle mense che utilizzano stoviglie monouso – il 55,6% delle mense delle scuole della Lombardia che hanno risposto – le hanno di plastica). La buona notizia è che la massiccia campagna per la diffusione delle borracce per contrastare l’uso delle bottiglie di plastica ha fatto sì che l’abitudine a bere l’acqua del rubinetto sia consolidata in tutte le realtà scolastiche lombarde, anche se l’emergenza sanitaria per il Covid-19 ha obbligato a fare un passo indietro anche sull’uso delle stoviglie lavabili, oltre a rimarcare evidenti problemi legati ai trasporti e alla mobilità degli studenti.
«La riqualificazione energetica e la ristrutturazione degli edifici scolastici vetusti sono azioni indubbiamente prioritarie che richiedono interventi urgenti e non più rimandabili. È ora che ragazze e ragazzi abitino una scuola in cui la sostenibilità ambientale sia evidente, a partire dall’involucro. Per questo ci auguriamo che con 17 miliardi stanziati per la scuola nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza si facciano investimenti coraggiosi che guardino davvero al futuro delle nuove generazioni – sottolinea Arianna Bazzocchi, responsabile Scuola e Formazione di Legambiente Lombardia -. Ovviamente non possono prescindere anche da uno sviluppo di modelli educativi che diffondano insegnamenti orientati alla transizione ecologica nella vita di tutti i giorni: raccolta differenziata, scelte di mobilità dolce, acquisti etici, rispetto dell’ambiente. Non è da trascurare infine, un miglioramento dell’offerta delle mense scolastiche: portare a zero il monouso e pensare diete che valorizzino, oltre al biologico e al km0, anche pasti con ridotta impronta carbonica può generare una nuova consapevolezza nel contrasto al cambiamento climatico. D’altro canto, le manifestazioni giovanili delle scorse settimane hanno consegnato agli adulti un messaggio senza sconti e hanno messo in luce come gli studenti chiedano un rapido cambio di paradigma che ci aspettiamo possa emergere anche dalla COP 26 di Glasgow».
Il rapporto Ecosistema Scuola di Legambiente, però, evidenzia anche alcune esperienze positive in Lombardia. Nell’ambito della mobilità sostenibile a Bergamo, per esempio, 18 scuole hanno avviato un servizio di pedibus, 7 a Cremona, a Mantova il progetto del Comune denominato Millepiedini è rivolto ai bambini della scuola primaria e consente a famiglie e ragazzi di scegliere il percorso più comodo e la fermata più vicina a casa ma anche proporre nuovi tragitti, in base alle proprie esigenze promuovendo mobilità sostenibile, movimento, educazione stradale e partecipazione. Per quanto riguarda l’edilizia scolastica a Bergamo 18 scuole producono in totale 920,350 kW di energia rinnovabile, mentre Varese vanta una scuola totalmente costruita secondo i principi della bioedilizia. Infine, sul tema dell’alimentazione, Cremona è stata premiata nell’ambito del 6° Rating dei menu scolastici di Foodinsider, realizzato in collaborazione con Sloow Food, che premia i modelli di mensa volti a educare a una corretta alimentazione per varietà nella proposta, equilibrio della dieta, qualità delle materie prime in gran parte biologiche e in particolare si è distinta per il contributo di solidarietà a sostegno delle famiglie in difficoltà, consentendo l’accesso al servizio mensa a più bambini.
Milano, 5 Ottobre 2021 – Facile come andare in bicicletta. Mai luogo comune fu più errato e semplicistico. Usare la bicicletta in contesto urbano è sicuramente un metodo agile, leggero e sostenibile dal punto di vista ambientale, ma molti utenti non si sentono sicuri. Per questo Legambiente Lombardia e Legambici APS, con la collaborazione dell’Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi e Mobycon promuovono un corso gratuito rivolto ai cittadini per acquisire nozioni importanti sulla mobilità e padroneggiare il mezzo.
LaBiciXTe è l’adattamento del metodo Biking4U per insegnare e imparare ad andare in bicicletta studiato da Mobycon, agenzia olandese per lo sviluppo della mobilità sostenibile e il rinnovamento urbano. Un metodo facile e divertente, adatto a tutte le età, basato su schede di lavoro individuali relative a tre livelli di apprendimento, che comprendono una serie di esercizi, dall’equilibrio in sella al primo ingresso nel traffico veicolare.
Da sempre attenta alla promozione della mobilità sostenibile, Legambiente Lombardia ha accettato con entusiasmo la collaborazione con l’Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi e Mobycon, coordinando con i propri circoli prima di tutto la formazione di trenta nuovi istruttori ciclisti, che riceveranno un attestato di partecipazione sottoscritto dai partner di progetto, poi la programmazione di un corso rivolto al pubblico.
“LaBiciXTe si rivolge a tutti, sia a chi non ha ancora iniziato a pedalare sia a chi è timido o spaventato dal traffico motoristico – afferma Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia – La formazione di trenta istruttori provenienti da gran parte della Lombardia è però il punto cardine del progetto, perché rappresenta un’opportunità per far partire altrettanti corsi nelle diverse realtà associative e territoriali, grazie a una base didattica credibile e innovativa per il panorama italiano.”
La prima fase del corso, da fine ottobre a dicembre 2021 si svolgerà sia online sia in presenza, nel centro Legambiente di Cascina Nascosta in Parco Sempione a Milano, e sarà rivolto ai futuri istruttori ciclisti. La partecipazione è gratuita, ma è necessaria l’iscrizione a Legambiente per la copertura assicurativa. È necessario iscriversi entro il 28 ottobre compilando il form: https://bit.ly/3ECVKz1
“Grazie a un primo lancio congiunto sui social abbiamo ricevuto già i due terzi delle adesioni previste per il corso di istruttore – dichiara Nicole Hablé, Sr. Advisor Affari Economici e Mobilità Sostenibile, Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi – È la conferma di una sempre crescente attenzione nei confronti della ciclabilità quotidiana in Italia, e dell’affidabilità dell’esperienza olandese nella formazione alla bicicletta nelle scuole e nelle comunità. Per la prima realizzazione italiana di questo progetto l’Ambasciata ha scelto di collaborare con Legambiente Lombardia per la sua presenza capillare nella regione e per le sue competenze nella promozione della mobilità attiva”.
Il primo corso aperto al pubblico si svolgerà da febbraio a maggio 2022 e avrà luogo a Milano, sempre in Cascina Nascosta.