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Ci siamo rotti i polmoni

13 Dicembre 2021 by Legambiente Lombardia

Flash mob di Legambiente per chiedere misure più efficaci per ridurre l’inquinamento dell’aria nelle città

“Anche per andare a scuola ci vogliono i superpoteri”, lo slogan proposto da attivisti e studenti

GUARDA IL VIDEO

Legambiente: “Il 2022 sarà l’anno della nuova direttiva europea sulla qualità dell’aria. Parametri più allineati a quelli dell’OMS e maggior benessere per i cittadini. Città e Regione sono pronti?”

Milano, 13 dicembre 2021 – Stamattina Legambiente Lombardia e un gruppo di genitori dell’ICS Ciresola di Viale Brianza di Milano hanno realizzato un flash mob per ribadire la necessità di mettere in pratica politiche ambientali più severe per contrastare la scarsa qualità dell’aria. 

[Leggi di più…] infoCi siamo rotti i polmoni

Archiviato in:Comunicati Stampa Contrassegnato con: dossier, ecosistema urbano, performance ambientali, sostenibilità

“Fermare l’inquinamento idrico si può e si deve: ARPA continui così”

23 Giugno 2022 by Legambiente Lombardia

Il commento di Legambiente Lombardia sulle operazioni compiute negli ultimi giorni nel Bresciano

“Gli inquinatori possono essere scoperti e bloccati, si prosegua su questa strada”, questo il commento di Legambiente Lombardia alle operazioni che si sono svolte negli ultimi giorni in provincia di Brescia.

In questi ultimi giorni, in cui la crisi idrica causata dalla siccità sta evidenziando tutta la gravità e la drammaticità del cambiamento climatico, nonché la sottovalutazione di quanto sia a rischio il bene comune “acqua”, non mancano, per fortuna, buoni esempi di come in Lombardia si possa agire sul fronte della prevenzione e della repressione per tutelare questo bene sempre più prezioso e fondamentale per la vita e l’equilibrio del nostro ecosistema.

Dopo mesi di faticose indagini, infatti, il Dipartimento ARPA di Brescia, guidata dal Dott. Fabio Cambielli, ha messo a segno una serie di interventi che hanno individuato i responsabili di scarichi illeciti nei corsi d’acqua, interrompendo l’attività inquinante che verosimilmente perdurava da lungo tempo.

Le operazioni si sono svolte a Manerbio, Flero e nella zona sud di Brescia, interessando la roggia Molone, il Mella, il vaso Salice e la roggia di viale delle Rimembranze a Calvisano. Tra le sostanze inquinanti immesse illegalmente nei corpi idrici piombo, zinco, ferro, rame e alluminio.

“I nostri complimenti e la nostra gratitudine vanno all’ARPA di Brescia – dichiara Lorenzo Baio, responsabile acqua di Legambiente Lombardia – che con determinazione e abnegazione, è riuscita in pochi giorni in un compito tutt’altro che facile: ricostruire il percorso della contaminazione idrica, fino a risalire alla fonte e quindi ai responsabili dell’inquinamento. Sappiamo che la diluizione e la velocità con cui le sostanze tossiche si propagano rendono particolarmente difficili questo tipo di accertamenti. Ma la task force di Arpa ha dimostrato come, con la giusta determinazione, sia possibile individuare e smascherare chi inquina rogge e torrenti. Ci auguriamo che i risultati raggiunti in questi ultimi giorni a Brescia possano essere di stimolo ed esempio per tutti i soggetti preposti ai controlli e alla repressione di condotte illecite a danno dei nostri corsi d’acqua”

Archiviato in:Comunicati Stampa Contrassegnato con: Forum Spazio Aperto, mobilità, spazio pubblico, Transizione ecologica, verde urbano

Forum Spazio Aperto 2022

22 Giugno 2022 by Legambiente Lombardia

Il ruolo dello spazio pubblico nella transizione ecologica ed energetica: mobilità, verde urbano, socialità, benessere, cultura

Tre giorni in Cascina Nascosta in Parco Sempione e un sabato finale a contatto con la cittadinanza in Piazzale Gabriele Rosa (Corvetto) per la seconda edizione di Forum Spazio Aperto, l’appuntamento di Legambiente Lombardia dedicato all’incontro e al confronto sull’importanza dello spazio pubblico nella transizione ecologica. L’assessora alla mobilità del Comune di Milano Arianna Censi, il Presidente del Municipio 1 Mattia Abdu Ismahil, hanno affiancato la presidente di Legambiente Lombardia Barbara Meggetto e il responsabile Mobilità e Spazio Pubblico di Legambiente Lombardia Federico Del Prete, all’inaugurazione di Forum Spazio Aperto che proseguirà fino al 25 giugno 2022.

I temi toccati nei quattro giorni di programma sono lo stato della ciclabilità a Milano e in Lombardia, con la presentazione dei risultati di Comuni Bicicloni, l’indagine che sovrappone le risposte dei cittadini e quelle delle amministrazioni della regione; il parcheggio biciclette nei condomini, con il punto sullo scenario normativo e un dibattito con i portatori di interesse per superare le difficoltà e aumentare i benefici sia in termini di mobilità sostenibile, sia di sufficienza energetica degli edifici; il verde pubblico come motore di rigenerazione urbana, dove i maggiori esperti e i portatori di interessi proveranno a delineare strategie per città più verdi; la costituenda Consulta per la Mobilità Attiva e l’Accessibilità del Comune di Milano, con una prima assemblea informale delle associazioni e delle realtà che hanno voluto questo importante strumento consultivo. Infine, il sabato, ci si sposterà in Piazzale Gabriele Rosa (Corvetto) dove Legambiente nazionale presenta la tappa milanese di Per un pannello in più, il progetto di Enel X per il fotovoltaico dedicato alle singole unità abitative, oltre a laboratori e attività come la presentazione di Guida galattica per ecologisti una guida a cura degli studenti di Resilient GAP.

«Pandemia e crisi energetica ci hanno fatto capire l’importanza dello spazio pubblico, di una sua sempre maggiore esigenza di sostenibilità – afferma Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia – Le amministrazioni e i cittadini possono accelerare il cambiamento sia con grandi progetti, sia con piccole azioni quotidiane. Le città possono diventare laboratori di sostenibilità aumentando ad esempio le aree verdi, con il loro potenziale di mitigazione della crisi climatica e di accoglienza per i cittadini tutte le età e abilità, trasferendo gli spostamenti su veicoli sempre più leggeri e sempre meno energivori, integrati con il trasporto collettivo. La rigenerazione dello spazio deve andare in questa direzione, non verso città-parcheggio con suoli cementificati e impermeabili».

Le grandi aggregazioni urbane sono in crescente sofferenza climatica. La temperatura media in Pianura Padana è già cresciuta di quasi due gradi rispetto all’era preindustriale, e a questo dato si sommano gli effetti localizzati delle isole di calore urbano e dell’impermeabilità delle superfici, che accentuano la dimensione della sfida climatica e la portata richiesta per gli sforzi di adattamento e di prevenzione del rischio associato a eventi climatici estremi, che impattano sulla sicurezza e sulla vivibilità delle città, e quindi anche sulla loro attrattività. Milano ha approvato un piano aria-clima ambizioso e ha grandi propositi di rivegetazione di aree precedentemente impermeabilizzate e di forestazione e connessione di spazi periurbani: restituire superfici urbane alla infiltrazione idrica e spazi per la vegetazione è sicuramente un investimento prezioso in infrastrutture Nature Based che, auspicabilmente, deve irradiarsi ad altri ambiti del territorio metropolitano. Tra le risorse ancora troppo poco valorizzate del territorio metropolitano ci sono quelle associate all’elemento idrico, in larga misura occultato nei decenni trascorsi. 

«L’acqua fluente e l’infrastruttura formata dal reticolo idrografico è stata sottratta allo spazio pubblico e al disegno della città perché ritenuta non più idonea a generare utilità pubblica. Una scelta che oggi richiede di essere rivista, alla luce delle potenzialità che una infrastruttura blu può generare a favore del benessere urbano. Ma per farlo occorre il coraggio di rinegoziare gli spazi della città pubblica e le connessioni tra città e territorio non urbanizzato» sottolinea Damiano Di Simine, coordinatore scientifico di Legambiente Lombardia.

Forum Spazio Aperto ospita inoltre Milano Bike City reloaded, la mostra degli studenti di comunicazione della NABA – Nuova Accademia di Belle Arti di Milano che, con il tutoraggio di Legambiente, hanno reinterpretato l’identità visiva di Milano Bike City, la ‘city’ del Comune di Milano dedicata alla ciclabilità che ci si augura possa riprendere la sua programmazione, interrotta dalla pandemia. 

«Milano è un importante centro di comunicazione: NABA ha scelto la bicicletta come icona della sostenibilità e Legambiente come centro di competenze per questa esperienza formativa. I molti studenti stranieri di NABA percepiscono Milano come città della bicicletta per i suoi brand ciclistici e per i luoghi mitici come il Vigorelli, un’immagine che può e deve diventare anche sostanza. Dove c’è ciclabilità c’è benessere e qualità dello spazio pubblico, un messaggio che le giovani generazioni non hanno solo compreso, ma diffondono attivamente» aggiunge Federico Del Prete, responsabile Mobilità e Spazio Pubblico di Legambiente Lombardia.

IL PROGRAMMA COMPLETO QUI

«Pandemia e crisi energetica ci hanno fatto capire l’importanza dello spazio pubblico, di una sua sempre maggiore esigenza di sostenibilità – afferma Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia – Le amministrazioni e i cittadini possono accelerare il cambiamento sia con grandi progetti, sia con piccole azioni quotidiane. Le città possono diventare laboratori di sostenibilità aumentando ad esempio le aree verdi, con il loro potenziale di mitigazione della crisi climatica e di accoglienza per i cittadini tutte le età e abilità, trasferendo gli spostamenti su veicoli sempre più leggeri e sempre meno energivori, integrati con il trasporto collettivo. La rigenerazione dello spazio deve andare in questa direzione, non verso città-parcheggio con suoli cementificati e impermeabili».

Le grandi aggregazioni urbane sono in crescente sofferenza climatica. La temperatura media in Pianura Padana è già cresciuta di quasi due gradi rispetto all’era preindustriale, e a questo dato si sommano gli effetti localizzati delle isole di calore urbano e dell’impermeabilità delle superfici, che accentuano la dimensione della sfida climatica e la portata richiesta per gli sforzi di adattamento e di prevenzione del rischio associato a eventi climatici estremi, che impattano sulla sicurezza e sulla vivibilità delle città, e quindi anche sulla loro attrattività. Milano ha approvato un piano aria-clima ambizioso e ha grandi propositi di rivegetazione di aree precedentemente impermeabilizzate e di forestazione e connessione di spazi periurbani: restituire superfici urbane alla infiltrazione idrica e spazi per la vegetazione è sicuramente un investimento prezioso in infrastrutture Nature Based che, auspicabilmente, deve irradiarsi ad altri ambiti del territorio metropolitano. Tra le risorse ancora troppo poco valorizzate del territorio metropolitano ci sono quelle associate all’elemento idrico, in larga misura occultato nei decenni trascorsi. 

«L’acqua fluente e l’infrastruttura formata dal reticolo idrografico è stata sottratta allo spazio pubblico e al disegno della città perché ritenuta non più idonea a generare utilità pubblica. Una scelta che oggi richiede di essere rivista, alla luce delle potenzialità che una infrastruttura blu può generare a favore del benessere urbano. Ma per farlo occorre il coraggio di rinegoziare gli spazi della città pubblica e le connessioni tra città e territorio non urbanizzato» sottolinea Damiano Di Simine, coordinatore scientifico di Legambiente Lombardia.

Forum Spazio Aperto ospita inoltre Milano Bike City reloaded, la mostra degli studenti di comunicazione della NABA – Nuova Accademia di Belle Arti di Milano che, con il tutoraggio di Legambiente, hanno reinterpretato l’identità visiva di Milano Bike City, la ‘city’ del Comune di Milano dedicata alla ciclabilità che ci si augura possa riprendere la sua programmazione, interrotta dalla pandemia. 

«Milano è un importante centro di comunicazione: NABA ha scelto la bicicletta come icona della sostenibilità e Legambiente come centro di competenze per questa esperienza formativa. I molti studenti stranieri di NABA percepiscono Milano come città della bicicletta per i suoi brand ciclistici e per i luoghi mitici come il Vigorelli, un’immagine che può e deve diventare anche sostanza. Dove c’è ciclabilità c’è benessere e qualità dello spazio pubblico, un messaggio che le giovani generazioni non hanno solo compreso, ma diffondono attivamente» aggiunge FedericoDel Prete, responsabile Mobilità e Spazio Pubblico di Legambiente Lombardia.

GUARDA LE INTERVISTE

Archiviato in:Comunicati Stampa Contrassegnato con: Forum Spazio Aperto, mobilità, spazio pubblico, Transizione ecologica, verde urbano

Incendio di rifiuti nello stabilimento della “Eredi Berté” di Mortara (PV): Legambiente Lombardia costituita parte civile nel processo

20 Giugno 2022 by Legambiente Lombardia

A quasi 5 anni dall’incendio di vastissime dimensioni, che era divampato nell’impianto di stoccaggio di rifiuti speciali “Eredi Bertè” di Mortara (PV), è iniziato il procedimento penale nei confronti di coloro che, secondo la tesi della Procura di Pavia, sarebbero i responsabili dell’incendio doloso e di attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti, oltre a reati di tipo contabile e fiscale. All’avvio del processo davanti al Tribunale penale di Pavia in composizione collegiale Legambiente Lombardia ha presentato richiesta di costituirsi parte civile.
 
«Oggi ci siamo costituiti parte civile, conferendo mandato al responsabile del nostro Centro di Azione Giuridica, l’Avv. Sergio Cannavò – dichiara Barbara Meggetto, Presidente di Legambiente Lombardia – Questo ci permetterà di seguire da vicino tutte le fasi di questo importante procedimento penale, rappresentando le istanze dei nostri soci e più in generale della cittadinanza che assiste con estrema preoccupazione a questo tipo di disastri ambientali e ne subisce le conseguenze. Continua così il nostro impegno, a fianco delle istituzioni preposte al controllo, per la prevenzione e la repressione degli illeciti ambientali, auspicando da parte dei decisori politici maggiori investimenti in risorse ed efficientamento di questo fondamentale settore, che con l’arrivo dei fondi del PNRR e le Olimpiadi Milano-Cortina deve necessariamente alzare il livello di guardia, per non subire l’assalto di vecchi e nuovi eco-criminali».

Archiviato in:Comunicati Stampa Contrassegnato con: ecocriminali, Eredi Bertè, incendio, Mortara, parte civile, Pavia, processo, rifiuti illeciti

Milano e il paradosso della Motoristica Tattica, ovvero come ti educo il fanciullo a ridurre le automobili, aumentandole

20 Giugno 2022 by Federico Del Prete

ph. milanomonza.com

Milano, si sa, è una centrale globale della rigenerazione urbana, della mobilità sostenibile. Ha dichiarato l’emergenza climatica, ha preso tanta buona stampa europea con le sue ciclabili post-Covid; è la città dove le pratiche di demotorizzazione suggerite da Bloomberg alle amministrazioni di mezzo mondo hanno attecchito prima e meglio. #PiazzeAperte, il programma di urbanistica tattica invidiato da molte città italiane ha appena concluso il suo ciclo, con tanto di lancio del prossimo tema quadriennale: dalle “piazze tattiche” alle “zone scolastiche”, ovvero liberare dalle auto le adiacenze scolastiche del capoluogo lombardo.

I trentotto interventi di urbanistica tattica realizzati nel tessuto urbano meneghino poco però possono nei confronti della vera regina della città: l’automobile, sia essa parcheggiata o in movimento, ovunque presente. Seicentomila quelle dei residenti, fino a ottocentomila quelle che ogni giorno vanno e vengono dalla regione, in un poderoso respiro che da quasi un’auto ogni due milanesi si gonfia fino a oltre un’automobile per persona, neonati e moribondi compresi, ogni giorno. Considerando anche i necessari spazi di manovra fanno tremilacinquecento ettari, un quinto della superfice comunale già densamente occupata. Qualcuno pensa che tutte queste auto siano davvero troppe per la transizione ecologica in atto, ma che importa? L’automobile è velocità, energia, passione!

Ph: milanomonza.com

Perché quindi lasciare che la città si ammali del vero disagio, quello che ogni giorno sottrae parcheggi e spazio per accelerare? L’amministrazione ha prontamente reagito. Alla ridicola mania dell’urbanistica tattica (non importa se da sé stessa promossa) ecco una bella capriola per rispondere con la motoristica tattica: riprendiamo la città tolta ai motori, occupiamola fino nelle sue più prestigiose vie e piazze con automobili, automobili, automobili. Solo in bella mostra, s’intende, e temporaneamente, proprio come una piazza tattica. A motore, stavolta.

È il Milano Monza Open Air Motor Show appena concluso, con la sua vetrina maggiore proprio nel centro pedonale della città, per l’occasione trasformato appunto in un parcheggio. Oltretutto, con su un bello sconto da “saldi”: oltre quattrocentomila euro, che la città ha deciso di non mettersi certo a questuare alle case costruttrici in esposizione. Per così poco! Questo perché l’organizzazione non lucra, quindi è giusto, per “pubblico interesse”, fargli pagare solo centomila euro sui cinquecentomila previsti dalla legge per l’occupazione degli spazi, mentre le case costruttrici – che non fanno certo parte dell’organizzazione – possono esporre i loro marchi, far provare le auto e perfino venderle, in un “autosalone a cielo aperto”!

L’edizione dello scorso anno, portatrice degli stessi “valori”, non è evidentemente bastata ad aprire una riflessione interna all’amministrazione. Almeno sulla contraddizione di predicare bene sulla demotorizzazione di una delle città più punite dall’inquinamento (è ormai chiaro come anche le auto elettriche, sempre più grandi oltretutto, inquinino direttamente in strada) e da una scarsa sicurezza stradale (a Milano circa cento morti l’anno, tredicimila feriti) e razzolando poi malissimo, patrocinando un evento smaccatamente pro-automobile. Almeno, per salvare la faccia, aver fatto pagare sia gli organizzatori, sia chi per loro ha riempito Milano di brand commerciali! A chiunque altro, una casa di moda, una di elettrodomestici, non sarebbe stato presentato il conto pieno?

Di ironia su questo cataclisma di immagine per la città ce ne sarebbe da fare ancora, se non diventasse cattivo gusto. Il punto è infatti che la delibera di Giunta che ha concesso la città al MiMo è sottoscritta dalla neonata direzione “Lavoro, Giovani e Sport” e dall’assessorato “Sport, Turismo e Politiche Giovanili”. Sì, perché è proprio ai giovani che questa perlomeno discutibile manifestazione dovrebbe rivelarsi in tutto il suo contenuto edificante e soprattutto sostenibile. Come se i giovani (maschi) dell’era dell’emergenza climatica volessero ancora giocare con le macchinine, come sembrano continuare a fare gli attempati organizzatori della manifestazione, rimasti se va bene al Futurismo.

Cruciale anche il periodo, come ha spiegato l’Assessora Martina Riva: “Abbiamo scelto il primo weekend dopo la chiusura delle scuole proprio perché possa essere un momento di condivisione familiare con tanti giovani, che sono quelli che abbiamo bisogno di introdurre al mondo dell’innovazione automobilistica proprio nell’ottica di costruire un mondo sempre più sostenibile.”

Prendiamoli da piccoli: è la motoristica tattica. Adesso dovremo però anche spiegargli perché davanti alle scuole non si respira, o si rischia di essere investiti. In modo sostenibile, certo.

Archiviato in:Dossier Contrassegnato con: automotive, urbanistica tattica

Carovana delle Alpi 2022

18 Giugno 2022 by Legambiente Lombardia

Bandiera nera alla società Pontenossa S.p.A (BG). Premiati con la bandiera verde il Comune di San Giovanni Bianco (BG), la cooperativa sociale I Rais di Dossena (BG) e il Centro di Formazione e Vacanze Salecina nel Canton Grigioni

Torna come ogni anno “Carovana delle Alpi”, la campagna d’informazione e promozione della montagna per stimolare una discussione costruttiva verso uno sviluppo sostenibile per il territorio alpino, un ecosistema fragile, minacciato troppo spesso da uno sfruttamento smodato. Nell’ambito della Carovana delle Alpi vengono anche assegnate bandiere verdi a Comuni o progetti virtuosi riscontrati nelle aree montane o, al contrario, bandiere nere per denunciare comportamenti negativi e mala gestione delle risorse. 

Il cigno nero in Lombardia quest’anno va alla società Pontenossa SpA che tratta polveri provenienti da acciaierie. Per 60 anni l’azienda ha depositato nelle discariche della valle rifiuti contenenti ancora significative quantità di piombo e di zinco, elementi ancora altamente valorizzabili e che, paradossalmente hanno tenori di metalli anche più elevati di quelli contenuti nei giacimenti minerari dei comuni di Gorno e Oltre il Colle. Corresponsabili di questa bandiera nera anche i Comuni di Gorno e Premolo per le autorizzazioni di tutti gli ampliamenti della discarica e la Comunità Montana Valle Seriana, per avere autorizzato la realizzazione del nuovo alveo del torrente, anticipando qualunque procedimento di valutazione ambientale e di autorizzazione dell’ampliamento della discarica. 

«Le bandiere nere denunciano sfregi al paesaggio, segni di un’economia della montagna che guarda ancora al passato. A Ponte Nossa assistiamo proprio ad un esempio di questo tipo, dove un’azienda per decenni ha continuato a inquinare e sprecare, con la connivenza dei comuni circostanti, per una mancata modernizzazione industriale che consentirebbe il recupero di metalli utili – spiega Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia -. È inaccettabile che laddove altre imprese vedono una risorsa a costo di ottenerla dal sottosuolo, è infatti giacente una nuova richiesta di estrazione nei giacimenti della Valle del Riso, una società si permetta di buttare via elementi preziosi chiedendo persino un ampliamento della discarica. Siamo molto lontani da un’economia circolare che invece è sempre più una necessità».

In Lombardia sono stati invece premiati: il Comune di San Giovanni Bianco (BG) per le azioni concrete promosse per la riduzione dell’impatto sull’ambiente, sia in materia di mobilità sostenibile con la flotta di e-bike messe a disposizione per i residenti per muoversi tra le frazioni, sia di economia circolare con la Ricicleria e le giornate di pulizia; I Rais, cooperativa sociale con sede a Dossena (BG), costituita da un gruppo di giovani del paese, che sta rilanciando l’economia valorizzando i prodotti locali e promuovendo attività turistiche. Bandiera verde anche nel Canton Grigioni al Centro di Formazione e Vacanze Salecina, che dagli anni ‘70 è un punto di riferimento per la società civile dei Paesi che orbitano intorno a questa località delle Alpi Centrali, con una grande attenzione agli aspetti di equità economica e alla produzione di cibo con ingredienti locali, l’energia è rinnovabile e a zero emissioni, la gestione di acque e rifiuti è ispirata ai principi di circolarità. Quest’anno, inoltre, il consiglio di gestione ha inoltre assunto una coraggiosa policy climatica, che prevede la creazione di un fondo clima rivolto ai fornitori per sostenere investimenti per la riduzione delle emissioni.

«Le bandiere verdi rappresentano un premio per il coraggio della difesa del territorio e della promozione di sostenibilità, ma anche un riconoscimento a quelle realtà che rappresentano un’avanguardia di modernità in aree montane. Il Comune di San Giovanni Bianco può rappresentare un esempio per tutta la valle Brembana, un territorio difficile, che soffre l’solamento dal resto della provincia e ha poco puntato su un turismo lento, sostenibile, che non privilegi l’auto. Ai giovani della cooperativa I Rais va il nostro plauso per il valore dei servizi di carattere sociale per anziani e bambini che offre, come presidio del territorio per contrastare l’abbandono delle aree montane» spiega Elena Ferrario, presidente di Legambiente Bergamo.

SCARICA IL DOSSIER COMPLETO

Archiviato in:Comunicati Stampa Contrassegnato con: Alpi, montagna

Summer School di economia civile a Lecco dal 27 al 30 giugno

17 Giugno 2022 by Legambiente Lombardia

Comunità energetiche ed educanti, finanza sostenibile, azioni per il clima, green jobs: tanti i temi al centro della scuola di formazione ideata da Legambiente. Un percorso che punta su soluzioni socio-ambientali territoriali per attuare una riconversione ecologica integrale

Comunità energetiche e comunità educanti. Finanza sostenibile e tecnologie connettive profit-no profit. E ancora, preparazione al riutilizzo attraverso l’inclusione sociale, volontariato aziendale e green jobs. Sono solo alcuni degli argomenti al centro della IV edizione della Summerschool nazionale di Economia Civile: quest’anno l’appuntamento è a Lecco, dal 27 al 30 giugno, con un fitto calendario di incontri e momenti formativi ideati dall’Ufficio nazionale economia civile di Legambiente in collaborazione con Legambiente Lombardia e Circolo di Lecco, realizzati grazie al contributo del Comune di Lecco, del polo territoriale di Lecco del Politecnico di Milano e di SILEA SPA, società che si occupa del ciclo integrato dei rifiuti sul territorio.

Scelta non casuale quella del capoluogo di provincia lombardo, primo Distretto di economia civile sorto nel Nord Italia, che ospiterà la scuola di formazione e i vari esperti e relatori che si avvicenderanno nel corso della quattro giorni. Ed è proprio dentro alla cornice dei Distretti di economia civile italiani che nel 2017 è nata la Summerschool, pensata quale momento specifico per costruire risposte territoriali nell’ambito di processi che sperimentano innovazione civica e transizione ecologica. “Soluzioni civili” è il titolo scelto per l’edizione 2022 che s’inserisce in uno dei momenti più complicati degli ultimi decenni, come spiegano gli organizzatori. 

IL CALENDARIO COMPLETO

“In uno dei più delicati e complessi frangenti degli ultimi cinquant’anni, che vede il dilagare delle fragilità di intere fette di popolazione catapultate in aree a rischio, è prioritario trovare soluzioni per attuare una riconversione ecologica integrale – dichiara Lorenzo Barucca, responsabile Economia Civile di Legambiente – Se la spinta degli aiuti nazionali e sistemici, di natura soprattutto economica, riesce a trovare una messa a terra in cantieri di lavoro territoriali, dove sono in corso il consolidamento della condivisione e della corresponsabilità sociale, allora si genera uno stimolo non solidaristico, ma capacitante. La Summerschool si posiziona dentro questo solco, per contribuire con spunti operativi a soluzioni territoriali ad alto valore relazionale, socio-ambientale ed economico”.

“Ospitare nella nostra città e contribuire a realizzare la Summerschool di Economia Civile è per noi un motivo di vanto – commenta Renata Zuffi, Assessora all’Ambiente, alla Mobilità e alle Pari Opportunità del Comune di Lecco – Questa quattro giorni rappresenta un momento importante di incontro e confronto, nel quale confluiranno esperienze, attori e territori interessati a ricercare soluzioni condivise e partecipate, per una crescita dei distretti di economia civile in una logica di sostenibilità ambientale, sociale ed economica. Per la città di Lecco la Summerschool sarà anche un’occasione per raccontare e approfondire il distretto di economia civile lecchese”.
 
Summerschool 2022: il format e i destinatari. Suddivisa in moduli, la Summerschool nazionale di Economia Civile offre sia un contributo accademico sia la presenza e la testimonianza degli “addetti ai lavori”: il format prevede una parte teorica e una laboratoriale, l’alternanza tra interventi frontali pensati a titolo di approfondimento e attività di scambio tra i partecipanti come i workshop. Obiettivi di questa IV edizione sono, nello specifico, l’acquisizione di competenze socio-ambientali miste, capaci cioè di tradurre le pratiche e i progetti sempre con finalità sia sociali sia ambientali; l’acquisizione di strumenti socio-ambientali, soprattutto attraverso la discussione e l’ascolto intorno a pratiche italiane che già si muovono su logiche di ecologia integrale; l’acquisizione di logiche processuali che agevolino circuiti virtuosi tra profit e no profit e tra Pubblico e privato, per la costruzione di ecosistemi biodiversi territoriali.

La Summerschool 2022 prevede un numero massimo di 30 partecipanti ed è particolarmente indirizzata a operatori che si occupano di coesione sociale, educazione e formazione, sostenibilità ambientale, funzionari delle Pubbliche Amministrazioni impegnati in processi partecipativi della cittadinanza, in area sociale e ambientale, amministratori con deleghe nei medesimi settori, così come in materia di politiche giovanili e cultura; studenti universitari iscritti a indirizzi di ambito sociale, ambientale e culturale. Il percorso è stato concepito in forma residenziale per intensificare ancor più la condivisione di esperienze tra partecipanti, relatori e organizzatori. 
 
Temi e appuntamenti della IV edizione. Durante il corso, verranno esplorati temi riguardanti l’economia civile con e nelle amministrazioni, con e nelle imprese, con il terzo settore. Tra gli approfondimenti e i workshop in programma, quelli sull’Italia dei green jobs e sugli investimenti per la generazione di posizioni lavorative, sulle città tra coprogettazione e housing sociale, sulla preparazione per il riutilizzo per l’inclusione circolare e sulla finanza per la transizione ecologica dell’economia. Nell’ambito della Summerschool saranno inoltre realizzati gli approfondimenti online Green Jobs Orienta, legati al progetto Life Climaction, formazioni destinate ai giovani degli ultimi due anni delle scuole superiori e agli studenti universitari che hanno conseguito una laurea di primo livello.
 
Sono inoltre ancora disponibili alcune borse di studio a copertura totale dei costi di partecipazione. Per maggiori informazioni: economiacivile@legambiente.it

Martedì 27 giugno in programma, inoltre, un Fuorisummerschool: appuntamento serale per la presentazione del libro Le città visibili. Dove inizia il Cambiamento del Paese che prevede l’incontro con l’autore Pierfrancesco Maran, Barbara Meggetto, Presidente di Legambiente Lombardia, e Mauro Gattinoni, Sindaco di Lecco presso la sede lecchese del Politecnico di Milano.

Archiviato in:Comunicati Stampa Contrassegnato con: azioni per il clima, comunità energetiche, economia civile, finanza sostenibile, green jobs, Lecco, summer school

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