Esondazione del Seveso, si continua a piangere sul tempo sprecato

Esondazione del Seveso, si continua a piangere sul tempo sprecato

La vasca di Bresso in funzione tra poche settimane avrebbe potuto fare ben poco

Legambiente: “Ci vuole una progettualità di sistema per l’intero bacino del Seveso, l’alternativa è continuare a indignarsi per ciò che non è stato fatto.”

ph.: Ansa / Paolo Salmoirago

L’alluvione del Seveso di stanotte stupisce per dimensione e durata: era dall’orribile 2014 che le acque del torrente non allagavano il quartiere Isola, eppure il nubifragio notturno, per quanto molte forte, non è stato un evento di dimensioni catastrofiche: le precipitazioni hanno raggiunto i 90 mm in alcune aree del Canturino, ma sono caduti circa 70 mm nel resto della Brianza comasca, mentre sono state tra i 40 e i 60 mm nell’area della Brianza monzese e nel Nord Milano. Davvero tanta pioggia, ma non è ancora un evento ‘estremo’

“La realtà è che il bacino del Seveso ha perso ogni capacità di laminare eventi di piena, e soprattutto siamo del tutto impreparati rispetto agli eventi catastrofali che il cambiamento climatico rischia di rendere sempre più frequenti e intensi,” dichiara Lorenzo baio, vicepresidente di Legambiente Lombardia.

“Colpa del troppo cemento che ha rivestito il territorio, restringendo gli alvei del torrente e dei suoi affluenti, impedendo l’infiltrazione delle acque nel suolo e accelerando la corsa delle onde di piena verso il capoluogo milanese.” Arrivato a Milano, il torrente si infila in un lungo tubo sotterraneo, che può portare non più di 35 mc/sec. Eventi come quello odierno si caratterizzano per portate fino a 150 mc/sec: significa che se la vasca di laminazione del Parco Nord a Bresso, con la sua capacità di invaso di 250.000 mc, fosse già stata in funzione, si sarebbe riempita in meno di un’oraLa caratteristica del nubifragio odierno è stata di essere una pioggia intensa e distribuita su tutto il bacino del Seveso, generando un’onda di piena molto rifornita da monte, che ha causato un’esondazione durata oltre sei ore a Milano: non si può pensare di gestire la sicurezza idraulica solo con una vasca alle porte della città, concepita per assorbire onde di piena generate da eventi meteorici intensi ma localizzati.

Occorre invece un sistema di gestione esteso all’intera asta torrentizia, è urgente accelerare sulle vasche di Varedo dell’area ex-SNIA, e su quelle di Lentate sul Seveso, le uniche in grado di far fronte a eventi di natura catastrofale. 

“Non bastano le opere ingegneristiche: se non si invertirà l’aggressione al territorio e ai corsi d’acqua anche le vasche più grandi tra quelle previste sono destinate a diventare obsolete nell’arco di pochi lustri,” conclude Lorenzo Baio.

“Bisogna smettere di impermeabilizzare il suolo e restituire ai torrenti un alveo degno di questo nome, rimuovendo arginature rigide e ripristinando la valle del Seveso ovunque possibile, perfino all’interno della città di Milano. Non è un’opera che si fa dall’oggi al domani, ma bisogna iniziare, ad esempio a partire dalla creazione di un parco fluviale del Seveso per mettere in sicurezza le poche aree libere. Basta con il rimpallo di responsabilità.”

Condividi:

Facebook
Twitter
Pinterest
LinkedIn
Post correlati

Potrebbe interessarti

Comunicati Stampa

Comuni Ricicloni 2024, la Sindaca di Collio (BS) contesta i dati di Legambiente

Mirella Zanini ha annunciato di voler verificare i dati del dossier, ritenuti poco attendibili – ma sono forniti dal comune Legambiente: “Utile la riflessione della Sindaca sui nostri dati, soprattutto per capire come migliorare la raccolta differenziata del suo Comune, abbondantemente al di sotto del 65%, obiettivo che doveva essere raggiunto al 2020”. Scarica questo comunicato stampa Comuni Ricicloni di Legambiente mette in luce da tre decenni i comuni lombardi

Read More »
Comunicati Stampa

Commozione e rabbia per la vittima di stamattina e per una serie di collisioni stradali che sembra senza rimedio

Città delle Persone: “Basta morti in strada, serve un segnale forte alla città e al governo per ripensare la sicurezza stradale e la condivisione dello spazio pubblico.” PRESIDIO a Milano giovedì 12 dicembre 2024 dalle 19:30 in Viale Scarampo angolo viale Renato Serra (Portello / Fiera Milano City) Scarica questo comunicato stampa L’ennesimo fatto di violenza stradale ha scosso oggi Milano: una donna è morta per mano di un conducente

Read More »
Comunicati Stampa

Un successo di partecipazione e coinvolgimento la sesta edizione di Cammina Foreste Urbane, oltre novanta realtà territoriali coinvolte su duecentoquaranta chilometri di itinerari

ERSAF e Legambiente Lombardia hanno prolungato il programma fino a dicembre: “Cammina Foreste Urbane aumenta la consapevolezza del posto che la natura occupa nel nostro quotidiano, unire il cammino all’educazione ambientale è cruciale per la transizione ecologica nei territori.” Scarica questo comunicato stampa Vai alla pagina web dedicata La partecipazione a Cammina Foreste Urbane 2024 conferma il radicamento dell’iniziativa nei territori e nei Parchi, con sempre più realtà locali che

Read More »
Comunicati Stampa

Ecoforum Economia Circolare 2024 in Lombardia

Sono quattrocento quattro i Comuni Ricicloni, nella regione la raccolta differenziata è al 73,8% Le province di Pavia e Sondrio ancora in fondo alla classifica, Mantova è la migliore Legambiente: “La Lombardia torni ad essere protagonista nella gestione dei rifiuti con l’obiettivo della prevenzione. Necessario implementare l’economia circolare nelle filiere ancora mancanti, per raggiungere l’eccellenza.” Scarica questo comunicato stampa Si è da poco conclusa, negli spazi della Social Innovation Academy

Read More »
Legambiente Lombardia Onlus
Sede legale e operativa
via A. Bono Cairoli, 22 – 20127 Milano
Tel: 02 87386480 – Fax: 02 87386487
Email: lombardia@legambientelombardia.it
PEC: legambiente.lombardia@pec.cheapnet.it
Ufficio stampa
ufficiostampa@legambientelombardia.it

Powered by Jackie

Note legali
Legambiente Lombardia© 2024 All rights reserved
L’alluvione del Seveso di stanotte stupisce per dimensione e durata. Occorre un sistema di gestione esteso all’intera asta torrentizia, è urgente accelerare sulle vasche di Varedo dell’area ex-SNIA, e su quelle di Lentate sul Seveso, le uniche in grado di far fronte a eventi di natura catastrofale. Il torrente si infila in un lungo tubo sotterraneo, che può portare non più di 35 mc/sec.