Lago Bianco, dopo gli sbancamenti le Associazioni concordano con le Istituzioni le misure di ripristino

Un triste esempio di aggressione ingiustificata ad un sito estremamente delicato che non dovrà più ripetersi”, affermano cittadini e Associazioni dell’Osservatorio. “È incomprensibile come le istituzioni abbiano approvato a più livelli un simile progetto, incuranti della normativa relativa alle aree protette”. 

Il Lago bianco nel 2023 (ph.: Simone Foglia)

Scarica il comunicato stampa delle associazioni (5 agosto 2024)

Un luogo di straordinaria bellezza a 2620 m s.l.m., dove la natura sfida le alte quote con habitat rari, e per questo protetto dalle Direttive europee “Uccelli” (2009/147/CE) e “Habitat” (92/43/CEE), tutelato come Riserva Tresero Dosso del Vallon, nonché ricompreso nel territorio del Parco Nazionale dello Stelvio.

Nonostante questo stato di protezione, lo scorso anno è stato aperto un cantiere con l’obiettivo di sfruttare le acque del lago per alimentare il sistema di innevamento artificiale a servizio delle piste di Santa Caterina Valfurva. Il progetto prevedeva l’installazione di due condotte e la realizzazione di un’opera per il prelievo dell’acqua sulla sponda del lago. Le operazioni di infissione delle condotte avevano comportato lo scavo di un cratere per installare la macchina spingitubo che doveva collocare due tubazioni sotto il terreno fino al lago, per prelevarne le acque appunto. Lo scavo, inizialmente previsto di 1.7 km, è stato interrotto dal fermo cantiere solo grazie alle azioni di Associazioni e Comitato, ma ora sul terreno rimane una cicatrice ben visibile di 15-20 m di larghezza e 100 m di lunghezza, con un’estensione complessiva di 1500-2000mq.  

La vigilanza dei cittadini e del Comitato Salviamo il Lago Bianco prima, e l’intervento dell’Osservatorio delle Associazioni (CAI, Italia Nostra, Legambiente, Lipu, Mountain Wilderness, Pro Natura, Touring Club, WWF) successivamente, hanno condotto, attraverso una staffetta sinergica, a portare le Autorità competenti sul posto, per constare lo stato dei luoghi e valutare le misure di ripristino più idonee alla quota di 2620 m s.lm..

Il 26 luglio scorso, i rappresentanti delle parti si sono incontrati al Lago Bianco e hanno concordato che le misure di ripristino saranno condotte con modalità tali da contenere il disturbo della vegetazione che lentamente e con fatica, si sta riprendendo. Il tubo che emerge tristemente dal fondo del lago, come un tributo pagato all’industria dello sci, sarà rimosso mediante un taglio manuale, al fine di evitare l’accesso di macchinari in un’area tanto delicata. I pozzetti di calcestruzzo ancora sporgenti dal terreno saranno ricoperti, i solchi nel terreno ancora aperti saranno colmati. 

Un triste esempio di aggressione ingiustificata ad un sito estremamente delicato che non dovrà più ripetersi”, affermano cittadini e Associazioni dell’Osservatorio. “È incomprensibile come le istituzioni abbiano approvato a più livelli un simile progetto, incuranti della normativa relativa alle aree protette”. 

La mancanza di un Piano del Parco e di un Regolamento approvati espongono maggiormente questi territori ad appetiti economici di varia natura. Le Associazioni dell’Osservatorio auspicano che Regione e Comuni assumano un atteggiamento virtuoso e vogliano giungere presto ad una proposta di Piano e Regolamento condivisi da sottoporre al Ministero dell’Ambiente.

“Il nostro appello alle Amministrazioni” – concludono CAI, Italia Nostra, Legambiente, Lipu, Mountain Wilderness, Pro Natura, Touring Club, WWF – è di ripensare alla pianificazione del territorio nel rispetto della normativa ambientale e con responsabilità verso il nostro territorio, ma anche verso il nostro Pianeta e le generazioni future”.

Condividi:

Facebook
Twitter
Pinterest
LinkedIn
Post correlati

Potrebbe interessarti

Comunicati Stampa

Programma Regionale della Mobilità e dei Trasporti di Regione Lombardia: giuste premesse di sostenibilità ma poca innovazione rispetto ai rischi per l’ambiente e all’efficienza del sistema

Una imponente ‘lista della spesa’ di infrastrutture stradali, poco il trasporto collettivo nonostante le attuali criticità. ‘Arriva’ la ciclabilità con la solita contrapposizione tra uso quotidiano e ricreativo Depositate le osservazioni dei portatori di interesse sull’aggiornamento di questo importante documento programmatico, entro il 2025 l’approvazione in aula Legambiente: “PRMT con molto asfalto e poca innovazione, obiettivi da rivedere e strategie da reimpostare” Scarica le osservazioni di Legambiente Lombardia al PRMT/C

Read More »
Comunicati Stampa

CLI.C BERGAMO! PRESENTA “PALE BLUE DOT”

SPETTACOLO TEATRALE SUI CAMBIAMENTI CLIMATICI PER RIFLETTERE SULLA FRAGILITÀ E LA BELLEZZA DEL NOSTRO PIANETA, METTENDO IN LUCE LE RESPONSABILITÀ DELL’AZIONE UMANA 21 GENNAIO ORE 20.45 CENTRO CONGRESSI PAPA GIOVANNI XXIII Scarica questo comunicato stampa Scarica la locandina dello spettacolo Bergamo, 14 Gennaio 2025 – Il cambiamento climatico è sotto gli occhi di tutti e rappresenta un’urgenza sulla quale è necessario riflettere ed intervenire. Anche attraverso l’arte. Per comprendere le

Read More »
Comunicati Stampa

A Bollate (MI) l’ennesimo data center della città metropolitana minaccia di fare scempio di una ampia e preziosa area verde superstite

Appello di Legambiente al consiglio comunale bollatese per evitare l’ennesimo episodio di spreco di aree verdi Legambiente: “Il suolo è la risorsa più scarsa dell’area metropolitana lombarda. Urgente un governo sostenibile del territorio libero residuo” Scarica questo comunicato stampa A Bollate l’ennesimo progetto di data center minaccia le aree verdi collocate tra le frazioni di Cascina del Sole e Cassina Nuova a ridosso della tangenziale Nord: un altro tassello verde

Read More »
Comunicati Stampa

Il 2025 ricomincia dallo smog: pianura avvolta nelle polveri sottili

Nell’anno appena terminato male Milano e i capoluoghi della bassa pianura, in alta Lombardia aria in deciso miglioramento.
“I dati positivi del 2024 frutto delle politiche UE, non delle strategie regionali e comunali. I nuovi obiettivi europei sulla qualità dell’aria tagliano fuori le attuali politiche italiane, bisogna rimettersi al passo.”

Read More »
Legambiente Lombardia Onlus
Sede legale e operativa
via A. Bono Cairoli, 22 – 20127 Milano
Tel: 02 87386480 – Fax: 02 87386487
Email: lombardia@legambientelombardia.it
PEC: legambiente.lombardia@pec.cheapnet.it
Ufficio stampa
ufficiostampa@legambientelombardia.it

Powered by Jackie

Note legali
Legambiente Lombardia© 2025 All rights reserved