Spiedo Bresciano, il voto in consiglio regionale

Le associazioni ambientaliste chiedono di respingere il progetto. Illegalità e rischi sanitari ricadranno su tutti i cittadini.

Martedì 24 maggio il Consiglio Regionale della Lombardia, vota il progetto di legge che mira a reintrodurre una triste consuetudine gastronomica, attraverso l’uccisione e l’uso degli uccelli selvatici nel confezionamento dello spiedo servito dai ristoranti, promuovendo implicitamente un mercato potenzialmente illegale, esentasse e ad altissimo rischio sanitario per tutti i cittadini.
La Direttiva Uccelli dell’Unione Europea e di riflesso le normative nazionali, vietano il commercio dell’avifauna (con alcune eccezioni per specie che non rientrano in questo caso) per evitare che lo stimolo economico moltiplichi la pressione venatoria con gravissime ricadute sullo stato di conservazione delle specie.
L’ipotesi di cessione gratuita della selvaggina ai ristoratori da parte dei cacciatori per il confezionamento di spiedi «tradizionali» non è fiscalmente praticabile. Perché un ingrediente usato per piatti per i quali si chiede un compenso rientra automaticamente nel circuito economico, come il «coperto», e diventa un prodotto che deve essere pagato.
E’ evidente che se la legge dovesse essere approvata, la crescita della domanda farebbe inevitabilmente impennare l’offerta, finendo non solo per saccheggiare ulteriormente l’avifauna migratrice, ma anche per alimentare un colossale commercio in nero, che di fatto esiste già come dimostrano i numerosi sequestri di uccelli già pronti per il consumo operati dai Carabinieri Forestali, ma che appunto moltiplicherebbe le proprie dimensioni.
Sarebbe l’ennesima spallata a un sistema di protezione europeo e nazionale già così sotto attacco, da decenni, appunto, da aver spinto nel recente passato la Commissione europea ad aprire una procedura d’infrazione «Pilot» nei confronti dell’Italia. Procedura che è stata poi sospesa, ma che le associazioni sono pronte a richiederne l’apertura già martedì 24 maggio nel caso in cui la legge sullo “spiedo” dovesse essere approvata.

Ma oltre ai rischi conservazionistici, se la legge dovesse essere approvata, esporrebbe tutti i cittadini a gravissime ricadute dal punto di vista sanitario. C’è infatti da considerare che gli animali ceduti dai cacciatori ai ristoratori, sono esenti dall’obbligo di controlli sanitari, in una regione – qual è la Lombardia – ricompresa in buona parte nelle zone ad alto rischio di introduzione e diffusione dell’influenza aviaria ad alta patogenicità, una patologia che il centro nazionale per l’influenza aviaria, costituito presso l’Istituto Zooprofilattico delle Venezie, individua come possibile futura pandemia.
Per dare anche una dimensione concreta al rischio sanitario, se per ipotesi solo 10.000 dei 60.000 cacciatori lombardi fossero interessati alla cessione dei 150 uccelli l’anno previsti dalla legge in approvazione, ogni anno avremmo che circa 45 tonnellate di carne verrebbero distribuite negli esercizi pubblici senza alcun controllo sanitario.

La domanda quindi è se i rischi sanitari e l’apertura di una nuova procedura d’infrazione europea, rappresentino un pericolo sostenibile per la regione Lombardia, che i Consiglieri regionali si sentono di correre e far correre ai cittadini?
C’è una questione morale sempre aperta, ed è una voragine, negli uffici e nella sala consiliare della Regione Lombardia. Una questione rappresentata da decenni di violazioni delle direttive europee e della normativa nazionale a tutela della fauna selvatica. Da decine di tentativi quasi sempre falliti di riavvicinarsi al saccheggio senza regole che proprio le direttive e la legge quadro nazionale sulla caccia hanno formalmente fermato.
E’ per questi motivi che le associazioni ambientaliste e animaliste si appellano ai consiglieri regionali perché respingano questo assurdo progetto di legge che ha il solo scopo di accontentare poche migliaia di cacciatori mettendo a rischio la fauna che è patrimonio di tutto il Paese e la salute di dieci milioni di cittadini lombardi.

Condividi:

Facebook
Twitter
Pinterest
LinkedIn
Post correlati

Potrebbe interessarti

Comunicati Stampa

Agrivoltaico in Lombardia: una opportunità prima che una necessità

La convivenza tra attività agricola e produzione di energia permette di differenziare le produzioni e aumentare la redditività delle aziende Legambiente: “Per un sano sviluppo occorrono progetti validi insieme a monitoraggio e lungo termine.” Scarica questo comunicato stampa Scarica la locandina con il programma del convegno L’agrivoltaico, ovvero l’installazione e gestione di impianti fotovoltaici in modalità integrata con la conduzione dell’attività agricola, promette di aiutare le aziende a migliorare la

Read More »
Blog

Legambiente ricorda Francesco Borella, primo direttore del Parco Nord Milano

Con le sue idee ha contribuito a realizzare, sotto la sua direzione come primo direttore, il Parco Nord Milano, diventato parco regionale. Un grande progetto di rigenerazione urbana, quella dell’ex Breda, che unito all’amore per la natura è stata trasformato in un bosco urbano. “Con affetto e stima ricordiamo l’Arch. Francesco Borella – commenta Barbara Meggetto, presidente Legambiente Lombardia – protagonista visionario di un’idea di città e di utilizzo degli

Read More »
Comunicati Stampa

Piani d’Erna: un Piano d’Azione per accompagnare il territorio nella transizione climatica

Nell’ambito del progetto europeo BeyondSnow, finanziato dal Programma Interreg Alpine Space, è stato sviluppato un Piano d’Azione per l’area dei Piani d’Erna, storica località delle montagne lecchesi. L’elaborazione del piano rappresenta uno dei principali risultati ottenuti nelle dieci aree pilota individuate dal progetto BeyondSnow per affrontare, in modo strutturato e partecipativo, le sfide poste dal cambiamento climatico nei territori di montagna a vocazione turistica. Coordinato da Legambiente Lombardia, partner del

Read More »
Comunicati Stampa

Paratico (BS): gli immobili in area vincolata dovranno essere abbattuti

Dopo nove anni di iter legale la sentenza del Consiglio di Stato dà ragione a Legambiente Lombardia Legambiente: “Soddisfatti che siano state riconosciute le nostre ragioni ma rammaricati di come la politica tratti la cosa pubblica.  Attendiamo la demolizione.” Scarica questo comunicato stampa I fatti risalgono al 2016, quando il Comune di Paratico rilasciava alla One Italy SRL l’autorizzazione paesaggistica e il permesso di costruire per la realizzazione, previa demolizione

Read More »
Legambiente Lombardia Onlus
Sede legale e operativa
via A. Bono Cairoli, 22 – 20127 Milano
Tel: 02 87386480 – Fax: 02 87386487
Email: lombardia@legambientelombardia.it
PEC: legambiente.lombardia@pec.cheapnet.it
Ufficio stampa
ufficiostampa@legambientelombardia.it

Powered by Jackie

Note legali
Legambiente Lombardia© 2025 All rights reserved