Stop Fossili / Start Rinnovabili: ieri la mobilitazione di Legambiente Lombardia a Milano e in tutta Italia a favore delle politiche di mitigazione della crisi climatica

Apprezzabile il progetto di legge sul clima licenziato dalla giunta Regionale Lombarda, in una regione tra le più significative come impatto energetico ed emissivo in Italia.

Legambiente: “Accelerare sulla de-carbonizzazione del settore produttivo e di quello civile senza perdersi in fantasie fuori dalla storia.”

Il flash mob di Legambiente Lombardia in occasione della mobilitazione Stop Fossili / Start Rinnovabili a Milano il 14 giugno 2025

Scarica questo comunicato stampa

Stop fossili / Start Rinnovabili è la petizione nazionale di Legambiente nell’ambito della campagna Change Climate Change per accelerare la transizione ecologica verde e fronteggiare l’emergenza climatica. Nonostante tutte le raccomandazioni della comunità scientifica, il governo Meloni vorrebbe trasformare l’Italia in un polo del gas: ad oggi sono circa centosettanta le infrastrutture a fonti fossili in valutazione al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. Serve quindi un’inversione di rotta immediata: dobbiamo abbandonare definitamente gas, carbone e petrolio, senza sprecare più un euro per finanziare chi è causa del cambiamento climatico e ripartire da un nuovo modello energetico basato su energie rinnovabili ed efficienza energetica.

La Lombardia ha un importante impatto sui bilanci energetici ed emissivi nazionali, ma le attuali politiche industriali non riescono – con evidente imbarazzo dell’amministrazione – a soddisfare le richieste di energia a basso costo, più volte sollecitato dal settore produttivo, non solo lombardo.

Il progetto di legge sul clima espresso dalla Giunta Regionale è valido, con un approccio di regolazione e innovazione normativa necessario per attivare investimenti nei settori dell’efficienza energetica e della generazione rinnovabile, riducendo i costi e le dipendenze energetiche. Del tutto fuori luogo appaiono alcuni richiami ideologici, messi lì per ammiccare alle lobby fossili, ma lontani dalla dinamica di sviluppo che una regione come la Lombardia dovrebbe intraprendere e accompagnare.

Tra questi, il più sorprendente è il riferimento alla tecnologia nucleare che, a prescindere da altre valutazioni (non ultima che questa opzione, al momento, non appartiene al recinto di autonomia legislativa di una regione italiana), non considera che la filiera nucleare nel nostro Paese richiederebbe tempi tali da collocarla al di fuori dell’orizzonte temporale della decarbonizzazione (il 2050), quindi ad anni luce di distanza dalle esigenze delle utenze industriali e civili che oggi pagano costi energetici elevati e continuerebbero a pagarli per decenni ‘aspettando il Godot’ nucleare.

Quanto meno insolito è poi il riferimento alle tecnologie di sequestro e stoccaggio del carbonio che tanto piacciono agli inquinatori climatici, perché consentirebbero loro di guadagnare due volte, prima inquinando e poi stoccando carbonio. Si tratta di tecnologie che l’Europa prevede come strumento estremo per decarbonizzare settori ‘difficili’ per quanto riguarda l’accesso a fonti energetiche rinnovabili, a cui far ricorso solo se necessario e dopo aver attuato la transizione in tutti i settori, anche perché estremamente costose: non possono essere gli strumenti da mettere in campo da un piano che intende accompagnare l’innesco della transizione!

Deviare dalle priorità rischia di aumentare il deficit di competitività e promuovere la delocalizzazione di attività produttive al di fuori del territorio della Lombardia. Nonostante ciò, il piano spunta una valutazione complessivamente positiva.

“Il fatto che la Lombardia esprima in anticipo sulle altre regioni italiane una legge sul clima è certamente positivo,” commenta Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia. “Bisogna però ragionare bene sulle priorità più utili ad accelerare la transizione ecologica. Perdere tempo per lisciare il pelo alle lobby fossili e nucleari è un lusso che nessuno può più permettersi, dai cittadini alle imprese, oggi gli strumenti su cui investire sono prima di tutto le rinnovabili, gli investimenti sulle reti, gli stoccaggi e l’efficienza energetica, il resto sono chiacchiere che non servono a chi vive, lavora e investe in Lombardia.”

Condividi:

Facebook
Twitter
Pinterest
LinkedIn
Post correlati

Potrebbe interessarti

Comunicati Stampa

La Comunità Montana di Valle Camonica vuole sconvolgere il Parco dell’Adamello contro le direttive Europee

La ventilata contrazione dell’area protetta è un pericoloso precedente al quale si oppongono comitati e territori Legambiente: “Comunità del Parco e Regione Lombardia provino a dimostrare di trovare soluzioni ai problemi, piuttosto che il contrario. Il Parco dell’Adamello ha bisogno di essere prima di tutto compreso, piuttosto che sottratto all’economia lombarda.” È di ieri sera l’approvazione in Comunità Montana di Valle Camonica un documento che prevede, tra le altre cose, anche l’ipotesi

Read More »
Comunicati Stampa

Oggi a Lecco in occasione di Goletta dei Laghi si è svolto il workshop Le risorse idriche di laghi e bacini nella transizione energetica e climatica di Legambiente

Grandi dighe: occorre un rinascimento idroelettrico per la transizione energetica: il bacino del Lario è la più grande centrale elettrica d’Italia I grandi impianti idroelettrici sono un asset formidabile per la sicurezza idrica ed energetica, ma il revamping del sistema chiede grandi investimenti contro l’obsolescenza e i rischi per il territorio Legambiente: “Urgente e strategico affrontare il tema del rinnovo delle concessioni, per garantire il futuro della più importante fonte

Read More »
Comunicati Stampa

Tappa a Milano per la campagna di Legambiente “Che caldo che fa!” dedicata al tema della cooling poverty, la povertà climatica, in una città che non ha ancora risolto la sua crisi urbanistica

Monitorati i quartieri di Corvetto e Argonne: dalle 49 termografie, realizzate nei giorni dei monitoraggi, registrate temperature ambientali che oscillano tra i 30°C e quasi 40°C  ma che portano a temperature delle superfici misurate fino ad un picco di 76,5°C e 85,4°C  Caldo meno intenso nelle aree dove sono previsti viali alberati con 15°C in meno rispetto a tratti assolati   Milano soffre sempre più gli effetti della crisi climatica: oltre alle

Read More »
Comunicati Stampa

Gianico (BS): molto partecipato lo Youth Climate Meeting del progetto regionale LEAP

Ventiquattro giovani tra i 18 e i 34 anni da sei province lombarde coinvolti per tre giorni in laboratori formativi Legambiente: “Fondamentale la formazione fatta dai giovani per i giovani, c’è bisogno di attivare i territori sulla sostenibilità e la tutela dell’ambiente.” Scarica questo comunicato stampa Il Comune di Gianico (BS), partner del Progetto LEAP con i circoli di Legambiente Valle Camonica e Valchiavenna, e insieme a Legambiente Lombardia, ha

Read More »
Legambiente Lombardia Onlus
Sede legale e operativa
via A. Bono Cairoli, 22 – 20127 Milano
Tel: 02 87386480 – Fax: 02 87386487
Email: lombardia@legambientelombardia.it
PEC: legambiente.lombardia@pec.cheapnet.it
Ufficio stampa
ufficiostampa@legambientelombardia.it

Powered by Jackie

Note legali
Legambiente Lombardia© 2025 All rights reserved