Inquinamento da ozono Lombardia nuovamente in emergenza

Soglia di allarme superata nella bergamasca, tutta la Lombardia comunque sopra i limiti fissati dalla direttiva europea

Legambiente: “Rischio elevato ma sottovalutato da governo regionale, serve informare i cittadini e limitare fonti emissive.”

Scarica questo comunicato stampa

Scatta di nuovo l’emergenza ozono in Lombardia: nella giornata di ieri, per la quarta volta in questo mese, si sono superate le soglie di allarme. Questa volta è toccata alla Bergamasca, dove nella centralina del capoluogo e in quella di Calusco d’Adda si sono raggiunti valori di picco di ozono atmosferico superiori ai 240 microgrammi/m3, considerati pericolosi per la salute umana.

Valori che, per le normative vigenti, impongono l’attivazione immediata di misure, a partire dalla limitazione della circolazione automobilistica. In tutta la regione poi, con la solitaria eccezione di Bormio, si sono superati abbondantemente i valori di concentrazione media, durante il picco diurno dell’ozono, che la attuale direttiva europea sulla qualità dell’aria indica come valore-obiettivo, sempre per la tutela della salute umana (120 mg/m3)

“Quello con l’inquinamento da ozono è da sempre un appuntamento estivo, ma quest’anno la situazione appare decisamente più critica che in passato, visti i superamenti dei valori della soglia per l’esposizione acuta a questo gas fortemente tossico per le mucose respiratorie,” dichiara Damiano Di Simine, responsabile scientifico di Legambiente Lombardia, richiamando il recente rapporto che Legambiente ha pubblicato su questo tipo di inquinamento. “A non cambiare è anche la sottovalutazione del problema da parte delle istituzioni regionali, a partire dall’assessorato al welfare, che si guardano bene dall’attivare la necessaria informazione ai cittadini e le misure di limitazione delle fonti emissive, sebbene la Lombardia sia di gran lunga la regione con il più grave inquinamento da ozono in tutta Europa.”

CHE FARE IN EMERGENZA

Sicuramente occorrerebbe intervenire per limitare le emissioni di precursori inquinanti della formazione di ozono: si tratta delle emissioni da traffico, in particolare da motori diesel, e di quelle industriali (ma anche domestiche) di processi che rilasciano vapori di solventi. Purtroppo non è possibile agire sulle fonti agricole, altrettanto importanti per la emissioni di metano, anch’esso gas precursore dell’ozono: in questo ambito occorrono invece politiche strutturali, destinate a dare risultati di lungo periodo.

COME PROTEGGERE LA SALUTE

L’ozono è un inquinante fotochimico, che si forma grazie alla luce solare. Per questo ha un picco di concentrazione che si verifica nei giorni di sole e nelle ore pomeridiane. Occorre pertanto evitare di svolgere attività intense all’aperto in fascia pomeridiana e serale, utilizzando per questo le prime ore del mattino. Anche un’alimentazione molto ricca di antiossidanti (contenuti in frutta e verdura di stagione) svolge una importante funzione protettiva nei confronti dell’azione ossidativa dell’ozono sulle cellule.

Condividi:

Facebook
Twitter
Pinterest
LinkedIn
Post correlati

Potrebbe interessarti

Comunicati Stampa

Crisi climatica e gas serra compromettono ormai anche la qualità dell’aria

Polveri sottili e ozono alle stelle in questo inizio di estate: alle emissioni da allevamenti intensivi, da risaie e da trasporti si aggiunge il particolato dagli incendi in Canada Legambiente: “Ormai si parla di inquinamento climatico, se non vogliamo vanificare gli investimenti dobbiamo accelerare la transizione ecologica.” Scarica questo comunicato stampa Gli effetti della crisi climatica si fanno sentire, non solo con le recenti temperature torride e gli eventi meteorologici

Read More »
Comunicati Stampa

Stop Fossili / Start Rinnovabili: ieri la mobilitazione di Legambiente Lombardia a Milano e in tutta Italia a favore delle politiche di mitigazione della crisi climatica

Apprezzabile il progetto di legge sul clima licenziato dalla giunta Regionale Lombarda, in una regione tra le più significative come impatto energetico ed emissivo in Italia. Legambiente: “Accelerare sulla de-carbonizzazione del settore produttivo e di quello civile senza perdersi in fantasie fuori dalla storia.” Scarica questo comunicato stampa Stop fossili / Start Rinnovabili è la petizione nazionale di Legambiente nell’ambito della campagna Change Climate Change per accelerare la transizione ecologica

Read More »
Comunicati Stampa

La posizione di Legambiente Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte e Veneto su eventuale deroga al blocco diesel Euro5 in area padana

I regionali di Legambiente: “Le contraddizioni nell’azione di governo su un problema così urgente rischiano di danneggiare doppiamente milioni di cittadini. Le regioni padane e il Paese hanno bisogno di investimenti sul trasporto pubblico e risorse per la transizione all’elettrico di artigiani e imprese”. Blocco dei diesel Euro5 nelle regioni del Nord Italia: ancora una volta si cerca di rinviare l’inevitabile, per giunta, imputando al Green Deal europeo le responsabilità

Read More »
Comunicati Stampa

Caldo estivo in Pianura padana: Superamento attenzione soglia ozono

Il punto di Legambiente nel nuovo dossier: Inquinamento da ozono. Pianura Padana maglia nera in Europa per inquinamento da ozono nel periodo estivo e hotspot emissivo di metano, tra i gas all’origine dell’accumulo atmosferico di ozono. In Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto si concentra quasi la metà delle emissioni nazionali di metano a causa in primis di allevamenti intensivi e coltivazione del riso Appello di Legambiente: “L’inquinamento da ozono è

Read More »
Legambiente Lombardia Onlus
Sede legale e operativa
via A. Bono Cairoli, 22 – 20127 Milano
Tel: 02 87386480 – Fax: 02 87386487
Email: lombardia@legambientelombardia.it
PEC: legambiente.lombardia@pec.cheapnet.it
Ufficio stampa
ufficiostampa@legambientelombardia.it

Powered by Jackie

Note legali
Legambiente Lombardia© 2025 All rights reserved