Malpensa, SEA e ENAC progettano l’espansione ai danni del Parco del Ticino: 45 ettari di brughiera e foresta potrebbero sparire nel prossimo decennio

Legambiente: “Non si fa economia sana distruggendo suolo e biodiversità”

Quarantacinque ettari di brughiera destinati a sparire se verrà approvato il Masterplan 2035 di Malpensa. Un gioiello della natura lombarda minacciato. Il pericolo viene, ancora una volta, dall’aeroporto. A denunciarlo è Legambiente Lombardia che punta il dito contro l’espansione delle attività dell’aerostazione  legate al settore cargo: anziché sfruttare le immense aree del sedime aeroportuale, SEA, l’attuale gestore, con l’Autorità Nazionale per l’Aviazione Civile, intendono realizzare le nuove infrastrutture distruggendo proprio l’ambiente più vulnerabile.  Una brughiera che è la più estesa della pianura lombarda, formata da ambienti coperti da ecosistemi forestali e di prateria, che ne fanno un irripetibile scrigno di biodiversità, nel cuore del Parco del Ticino. Un mosaico di habitat e di vegetazioni che rende unica la brughiera del Gaggio e che, proprio per questo, ha un immenso valore scientifico. Per quanto riguarda la flora, ad esempio, il Museo di Storia Naturale di Milano vi ha identificato ben 371 specie e sottospecie, in gran parte autoctone, tra le quali diverse minacciate di estinzione. L’atto che potrebbe sancire la quasi inevitabile devastazione è il Masterplan 2035 dell’aeroporto – non ancora approvato, ma sottoposto a VIA (valutazione di impatto ambientale) – che prevede un’espansione verso sud dell’area Cargo su ben 45 ettari di brughiera. Nessuna delle soluzioni alternative valutate per trovare un sito idoneo all’interno del sedime aeroportuale è stata ritenuta valida. Tra le motivazioni portate da ENAC anche la necessità di mantenere libera l’area che in un ipotetico futuro potrebbe accogliere una terza pista per atterraggi e decolli: questo sebbene il progetto di terza pista sia stato abbandonato, e non per ragioni ambientali, ma perché non funzionale ad una buona operatività dei movimenti degli aeromobili. 

“Siamo alle solite: se aver programmato l’espansione di un aeroporto come Malpensa all’interno del Parco del Ticino è stato un irrimediabile errore di pianificazione, chiederne l’ulteriore espansione ai danni dell’area protetta è un atto scellerato, rispetto a quelli che dovrebbero essere coerenti obiettivi di conservazione della biodiversità – dichiara Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia –. A Regione Lombardia, così come a SEA, inviamo una chiamata alla responsabilità: l’aeroporto deve sviluppare le proprie progettualità senza sprecare altro territorio, e i sindaci lascino perdere compensazioni che di ambientale non hanno davvero nulla. La brughiera va riqualificata e protetta, non distrutta!” 

Per cercare di salvaguardare la brughiera, da oltre un decennio il Parco del Ticino ha presentato a Regione istanza per il riconoscimento della stessa come SIC-Sito di Importanza Comunitaria. Ma, nonostante l’evidente valore naturalistico dell’area, Regione Lombardia non ha assunto nessun provvedimento di tutela, adducendo come motivazione la necessità di valutare il destino dell’area nelle more dell’approvazione del Masterplan aeroportuale. In buona sostanza, attribuendo più importanza alla collocazione dei capannoni e dei piazzali, che non alla salvaguardia di un bene naturale unico nel suo genere e, come tale, non riproducibile, denuncia Legambiente.  

La trattativa in corso tra i Comuni del CUV (Consorzio Urbanistico Volontario che comprende Somma Lombardo, Arsago Seprio, Cardano al Campo, Casorate Sempione, Ferno, Golasecca, Lonate Pozzolo, Samarate e Vizzola Ticino), Regione Lombardia, Parco del Ticino e SEA, che verrà avviata con un incontro in Regione previsto per lunedì 4 aprile, rischia infatti di vedere nascere un accordo al ribasso che, di fronte a un evidente danno ambientale, non tiene conto del nuovo consumo di suolo e di biodiversità, con l’aggravante della messa a terra di compensazioni, frutto di accordi del secolo scorso e mai attuate, tutte improntate all’aumento di arterie viarie.  “Chiediamo un atto di coraggio ai Comuni, che finora hanno tenuto il punto. Non si può continuare a ricercare le soluzioni più vantaggiose per gli operatori lasciando solo le briciole al territorio: occorre stringersi intorno al Parco del Ticino e sostenere senza appello valori ambientali non negoziabili” concludono da Legambiente.   

Associazioni ambientaliste e mondo scientifico si oppongono con forza a questa ipotesi e chiedono che tutti quelli che hanno a cuore le sorti della Brughiera e del Parco del Ticino facciano sentire il loro appoggio firmando una petizione popolare.

FIRMA LA PETIZIONE POPOLARE

Condividi:

Facebook
Twitter
Pinterest
LinkedIn
Post correlati

Potrebbe interessarti

Comunicati Stampa

La posizione di Legambiente Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte e Veneto su eventuale deroga al blocco diesel Euro5 in area padana

I regionali di Legambiente: “Le contraddizioni nell’azione di governo su un problema così urgente rischiano di danneggiare doppiamente milioni di cittadini. Le regioni padane e il Paese hanno bisogno di investimenti sul trasporto pubblico e risorse per la transizione all’elettrico di artigiani e imprese”. Blocco dei diesel Euro5 nelle regioni del Nord Italia: ancora una volta si cerca di rinviare l’inevitabile, per giunta, imputando al Green Deal europeo le responsabilità

Read More »
Comunicati Stampa

Caldo estivo in Pianura padana: Superamento attenzione soglia ozono

Il punto di Legambiente nel nuovo dossier: Inquinamento da ozono. Pianura Padana maglia nera in Europa per inquinamento da ozono nel periodo estivo e hotspot emissivo di metano, tra i gas all’origine dell’accumulo atmosferico di ozono. In Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto si concentra quasi la metà delle emissioni nazionali di metano a causa in primis di allevamenti intensivi e coltivazione del riso Appello di Legambiente: “L’inquinamento da ozono è

Read More »
Comunicati Stampa

Al via “Fattore biometano”: la nuova campagna informativa di Legambiente, con partner principale FemoGas dedicata al ruolo chiave del biometano nell’economia circolare e nella lotta alla crisi climatica

“In Lombardia urgente una pianificazione della risorsa disponibile e un attento monitoraggio sugli impianti esistenti per uno sviluppo adeguato di questo settore” Scarica questo comunicato stampa Vai alla pagina web della campagna Parte oggi la campagna “Fattore biometano” con cui Legambiente intendesviluppare attività informative rivolte ai territori su un processo che, applicato a deiezioni zootecniche e scarti agroalimentari, ne permette il recupero e la valorizzazione per produrre energia sotto forma

Read More »
Blog

Stop Fossili, Start Rinnovabili: da Paestum gli ambientalisti lanciano la sfida alla brown economy

Di Christian Aletti* Dal 22 al 25 maggio scorso oltre trecento giovani attiviste ed attivisti di Legambiente – venti dalla Lombardia – si sono uniti in una catena umana sulla spiaggia dell’Oasi Dunale di Paestum (SA) per lanciare un messaggio potente e chiaro: “Stop fossili, Start rinnovabili!” È questo il simbolo dello Youth Climate Meeting 2025, che ha riunito giovani da tutta Italia ed Europa per quattro giorni intensi di

Read More »
Legambiente Lombardia Onlus
Sede legale e operativa
via A. Bono Cairoli, 22 – 20127 Milano
Tel: 02 87386480 – Fax: 02 87386487
Email: lombardia@legambientelombardia.it
PEC: legambiente.lombardia@pec.cheapnet.it
Ufficio stampa
ufficiostampa@legambientelombardia.it

Powered by Jackie

Note legali
Legambiente Lombardia© 2025 All rights reserved