Pendolaria di Legambiente, focus Lombardia: Trenord sempre peggio

La stazione ferroviaria di Mortara (PV) nei primi anni Cinquanta del Novecento

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Massimo rischio di ritardi e soppressioni in Lombardia per chi si avventurasse sulla Alessandria – Mortara – Milano e sulla Bergamo – Carnate – Milano. Lo ha calcolato Legambiente Lombardia elaborando i dati pubblicati da Trenord, che si riferiscono al parametro ‘indice di affidabilità’, ovvero la valutazione, mese per mese, della qualità della circolazione ferroviaria in riferimento al numero e alla severità dei ritardi e delle soppressioni.

Un dato che salta all’occhio dalle statistiche è che nel corso dell’anno appena trascorso le prestazioni del trasporto regionale passeggeri sono andate visibilmente deteriorandosi: il parametro di affidabilità, calcolato sulla totalità delle linee, è passato da 3,63 a 4,88, dal primo al secondo semestre.

L’indice, quando superiore dal 3 al 5 a seconda della direttrice, si traduce un boccone amaro per i viaggiatori , che certo preferirebbero viaggiare in modo confortevole su treni puntuali anziché consolarsi con una riduzione di costo dell’abbonamento. Mesi come luglio o novembre 2023 hanno fatto maturare bonus sconto per i viaggiatori su ben 21 delle 38 linee regionali, con una conseguente perdita di entrate per la società di trasporto.

I dolori della linea che da Alessandria raggiunge Milano passando per le popolose città di Vigevano e Abbiategrasso sono ben noti da decenni. La linea infatti continua ad essere parzialmente a singolo binario, com’era in gran parte nel XIX Secolo, ed è quindi in condizione di far viaggiare un numero limitato di convogli, sicuramente insufficiente in rapporto alla domanda soprattutto nelle ore di punta. Ma le priorità sono altre, ed è infatti recente la doccia fredda sul progetto di raddoppio tra Albairate e Abbiategrasso: perso a fine gennaio il treno del PNRR per lungaggini e modifiche, oltre che per il lievitare dei costi, RFI si affiderebbe a “altre fonti di finanziamento”, ovvero a lasciare tutto com’è, in mancanza di un forte indirizzo politico.

Quando invece i fondi PNRR arrivano, sono i cantieri ad essere gestiti in modo da fermare il flusso dei pendolari a causa dei tempi lunghi di realizzazione delle opere: è il caso della Mantova-Cremona, dove i mancati accordi in tal senso tra gestori e aggiudicatari non consentono di realizzare le opere senza chiudere la linea ferroviaria , spostando così il traffico sulla rete stradale, data la difficoltà di stare entro tempi accettabili con il bus sostitutivo. L’attuale blocco sul primo lotto del raddoppio fino a Bozzolo (MN) lascia quindi prefigurare disagi anche sui successivi due, Bozzolo-Cremona e Cremona-Codogno.

Per quanto riguarda la Milano-Carnate-Bergamo , che ha vissuto un pesantissimo peggioramento della qualità del servizio negli ultimi mesi del 2023, le cose si sono messe decisamente male: nei giorni scorsi, con la motivazione del cantiere per il raddoppio di soli 3 km di binari in uscita da Bergamo, è stato sospeso il servizio, per un periodo di un paio d’anni, nei quali i treni verranno rimpiazzati da autobus sostitutivi.

Tabella: diamo qui di seguito i dati estratti dal sito di Trenord sull’”indice di affidabilità”, che tiene conto dei ritardi e soppressioni dei treni lungo la direttrice, tanto più negativo quanto più è alto.

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